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Dalla Russia con amore per far rinascere L'Aquila

L'Aquila

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L'aquila risorge grazie alla Grande madre Russia. Due gioielli del capoluogo abruzzese sfregiati dal terremoto del 6 aprile saranno restaurati con la collaborazione degli esperti della Federazione Russa. I monumenti, scelti personalmente dal presidente Dimitri Medvedev nel corso del G8 del luglio scorso, sono il Palazzo Ardinghelli al centro de L'Aquila e la chiesa di San Gregorio Magno nella frazione omonima. La scelta è caduta su questa chiesa dedicata a un santo molto venerato nella tradizione ortodossa. Medvedev aveva rassicurato il premier Berlusconi dell'impegno russo che si è concretizzato appena pochi giorni fa con la firma di un accordo siglato dal sottosegretario alla Protezione civile, Guido Bertolaso, e l'ambasciatore russo in Italia, Alexey Meshkov. Accordo che entro dicembre sarà trasformato in vero e proprio piano di lavori. I danni ai due monumenti adottati da Mosca sono molto ingenti soprattutto per quanto riguarda la chiesa interamente crollata, solo l'abside è rimasto in piedi. «Il nostro presidente ha istituito uno staff di esperti per seguire questo lavoro di restauro - spiega Maria Vedrinskaya, responsabile culturale del'ambasciata russa a Roma -. Questi esperti sono più volte venuti in Italia e si sono recati a L'Aquila per sopralluoghi». Contatti periodici sono tenuti dall'ambsciatore che ha ricevuto l'incarico direttamente da Medvedev. «È un impegno al quale teniamo moltissimo - sottolinea Vedrinskaya - la tragedia de L'Aquila ha molto colpito tutta la Russia. Quel giorno, il 6 aprile, il presidente Berlusconi era atteso a Mosca per una visita ufficiale. Quando al G8 è stata presentata la "lista di nozze" la Russia ha accettato con slancio questa iniziativa». Il progetto di restauro secondo le schede preparate dalla Protezione civile stima tempi tra i due anni e mezzo e i tre anni e mezzo. La spesa ipotizzata si aggira per Palazzo Ardinghelli intorno ai tre milioni e 400 mila euro. Per la chiesa di San Gregorio quasi quattro milioni. Il Palazzo Ardinghelli è stato progettato nel XVII secolo dal Fontana ed edificato nel 1732-1742, in stile barocco, per conto di una ricca famiglia fiorentina. Ha riportato lesioni di grave entità alle strutture portanti e crolli parziali degli oggetti e dell'apparato decorativo in facciata. «Più problematico il restauro della chiesa - spiegano gli esperti russi - visto il collasso completo della struttura». «La Russia potrà schierare, tra gli altri, i restauratori della Galleria Tretyakov di Mosca, tra i migliori al mondo», spiegano. L'impegno e la disponibilità piena tra Mosca e Roma nascono da una collaborazione nel campo del restauro che risale nel tempo. Restauratori russi e italiani hanno lavorato insieme nel far rinascere il monumentale Palazzo di Costantino a San Pietroburgo, fortemente danneggiato durante la seconda Guerra mondiale. La ricostruzione è stata completata nel 2006, giusto in tempo per i festeggiamenti dei 300 anni di San Pietroburgo. Ma c'è anche un forte legame affettivo con la Protezione civile italiana. Infatti fu proprio la struttura d'emergenza italiana ad allestire un ospedale da campo a Beslan quando i terroristi fecere stragi di bambini nella scuola. «Sono cose che i russi non dimenticano - spiegano all'ambasciata - Un debito di riconoscenza che vogliono onorare nel migliore dei modi». Aiutando a far risorgere L'Aquila ferita.

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