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Mimun: "Il Tg5 punta sulle donne"

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Clemente Mimun

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  Ore 13: fra Tg2 e Tg5 si consuma una singolare sfida. Sia il notiziario della seconda rete che quello di Canale 5 hanno realizzato un restyling a colpi di novità: al Tg2 i conduttori si sono seduti a tavolino (ed è cambiata la scenografia), al Tg5 solo donne leggono le notizie. Si tratta di Paola Rivetta, Chiara Geronzi, Elena Guarnieri e Simona Branchetti che è arrivata da Sky. Ma guai a parlare di rivoluzione rosa al direttore Clemente Mimun. Come mai ha ridotto a quattro i conduttori, eliminando solo i maschi? Prima di decidere ho riflettuto per due anni. Si tratta di una innovazione resa necessaria dall'organizzazione interna. Degli otto conduttori precedentemente impegnati ne utilizzo solo quattro. Giornaliste intorno ai 40 anni, di grande professionalità, che già erano alla conduzione, donne sposate, tre anche mamme. E tra breve a loro si aggiungerà una quinta giornalista, Costanza Calabrese. Dunque nessuna scelta di ordine personale o sessista. Assolutamente no. Lo dimostra il fatto che nelle edizione della notte del Tg5 si alternano alla conduzione tre giornalisti. E poi, io non ho certo chiamato alla conduzione Miss Italia, ma professioniste di spessore che già facevano questo lavoro. Come mai ha abbandonato la conduzione doppia, in vigore da circa 15 anni? Da direttore del Tg5 confeziono il notiziario al servizio esclusivo dei telespettatori. Preferisco la conduzione singola, penso che una sola persona riesca a fornire al pubblico più notizie con un ritmo maggiore. La conduzione doppia che ho eliminato, non senza qualche polemica, tanto in voga negli USA, è in un certo senso, più commentata. E con i tempi stretti dei nostri notiziari, non è attualmente la miglior soluzione. Ma non è stato proprio lei ad essere coinvolto nella conduzione a due? Sono stato al centro di una scelta di Enrico Mentana, allora responsabile del Tg 5 che preferiva la conduzione doppia. Ero in coppia con Cristina Parodi. Mi alternavo con l'altra coppia Emilio Carelli e Cesara Bonamici. Non solo, ma sono stato anche alla conduzione, da solo, del Tg5 delle 20, quando ero già direttore. Me ne sono allontanato perché ho capito di poter essere maggiormente di aiuto sul piano ideativo. E i quattro conduttori Giuseppe Brindisi, Luca Rigoni, Salvo Sottile e Fabrizio Summonte che non vanno più in video? Sono eccellenti professionisti, avranno modo di farsi apprezzare in ruoli che studieremo insieme. Cosa è cambiato in share per il Tg5 delle 13? I primi risultati, dallo scorso lunedì, lo danno in crescita, dal 27 al 27,7%.

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