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I giochetti non creano talenti

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«L'artecontemporanea è ciò che produce l'uomo contemporaneo. Sebbene oggi non si vada più in calesse o a cavallo, non è detto che poi qualcuno usi comunque questi mezzi. Contemporaneo è perciò anche quell'artista che ritrae il nostro tempo seguendo i suoi stili e non quelli dettati dalle provocazioni dell'arte contemporanea. Non credo possa essere definita arte quella che viene chiamata tale perché obbedisce alla regola delle provocazioni e al sistema della moda: quel tipo di arte ha perso il suo specifico, il suo linguaggio e si manifesta spesso con espressioni prive di significato. L'«Orinatoio» di Duchamp, che è un simbolo dell'arte contemporanea, ha determinato una serie infinita di cattivi imitatori. Il film, come molti di noi avevano già avvertito da tempo, evidenzia che l'imperatore è nudo. Ben venga quindi una pellicola che metta in risalto certe pecche. La Transavanguardia italiana è un tentativo di ripresa della pittura non sempre corrispondente al riconoscimento di talenti particolari. Pistoletto, che fa parte dell'Arte Povera, si è fatto riconoscere attraverso l'uso degli specchi che riflette l'infinita varietà del reale. Un'idea per tutta la vita come furono i tagli di Lucio Fontana. L'arte del nostro tempo semplifica: chiunque può scegliere un tema per essere riconosciuto, ma questo favorisce il mercato quantitativo e non qualitativo». D. D.

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