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A Villa Pamphilj Fedra superdonna

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Idue spettacoli di «Fedra» e quello di ieri dal titolo «Un uomo di carattere», hanno messo il punto alla rassegna «Spazi e memoria», festival di teatro tra il verde. Nei prossimi giorni, comunque, ci sarà ancora spazio per le rappresentazioni con «Il barbiere di Siviglia», che andrà in scena l'8 agosto alle 21.15. Un evento dell'Estate Romana condito da coro e direttore d'orchestra. A lasciare un segno sulle rappresentazioni passate lo spettacolo «Fedra», secondo l'interpretazione di D'Annunzio. La riduzione teatrale è stata curata da Susanna Costaglione (Fedra) mentre la regia da Claudio di Scanno. Sul palcoscenico Paola Cerimele (Gorgo), Pino Censi (Ippolito), Raffaello Lombardi (Teseo), Cristina Golotta (Etra), Roberto Negri (messaggero cieco), Marco Valeri (Aedo), Silvia Pietta (Schiava Tebana), Monica Ciarcelluti (Corifea Madre), Irida Mero (Artemide). Notevole il finale, le coreografie e i costumi e le trovate sceniche: petali rossi a indicare la morte - sia di Ippolito che di Fedra, «superdonna» dannunziana - e una coltre di neve a indicare l'intervento degli dei - soprattutto della vendicativa Afrodite - nella storia.

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