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La Toya: "Michael Jackson ucciso per denaro"

La Toya Jackson

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Il denaro di Michael Jackson fa gola. Molta gola. A molte persone. Forse troppe. Nonostante la montagna di debiti che la popstar aveva accumulato negli ultimi anni, si parla pur sempre di un patrimonio che si aggira attorno al miliardo di dollari. Per questo, se è vero che ancora nulla è stato dimostrato sulle cause della morte, è altrettanto vero che erano in molti a poter desiderare di mettere le mani su una tale montagna di denaro. In primo luogo ne sono convinti i familiari di Jacko che, fino all'udienza del 3 agosto, sono stati momentaneamente esclusi dalla gestione dell'eredità. Dopo l'esternazione del padre Joe, adesso è il turno della sorella La Toya. «Mio fratello è stato ucciso e so chi l'ha fatto - ha detto la cantante - Un mese fa ho avuto la sensazione che Michael sarebbe morto prima dei suoi concerti di Londra. È stato assassinato e noi non pensiamo che sia coinvolta una sola persona. È stata una cospirazione di più persone per motivi di denaro». «Due anni fa - prosegue - mio fratello mi aveva confidato che pensava che lo avrebbero eliminato per ottenere i suoi diritti: "vogliono i miei cataloghi e mi uccideranno per questò"». La donna torna a quantificare il patrimonio del fratello. «Michael valeva più di un miliardo di dollari tenendo conto dei diritti sulle canzoni e l'immagine - ha aggiunto - e qualcuno lo ha ucciso per questo. Valeva più da morto che da vivo. Questo gruppo di persone ha rubato due milioni di dollari in contanti e preziosi dalla casa di Michael dopo averlo imbottito di droghe e isolato da amici e parenti perché si sentisse solo e vulnerabile».   La madre e l'ex moglie di Michael Jackson hanno raggiunto un accordo sulla custodia dei tre figli della pop star con l'intento di escludere il padre dell'artista, Joe Jackson. Le due donne avrebbero deciso di mettere da parte i loro disaccordi per scongiurare che Joe Jackson sia coinvolto nell'educazione dei tre bambini.

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