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Continua la guerra dei Robot

L'attrice Megan Fox alla prima in Giappone

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Un film nel quale per almeno 120 minuti si vedono enormi robot digitali che spaccano tutto (compresi se stessi), mentre di sfondo piccoli umani fuggono con dialoghi ininfluenti. Ma di fatto il film, di genere, è per gli adolescenti assetati di effetti speciali e di storie fantasy. E in questo senso, i «Transformers» centrano il bersaglio, andando incontro al pubblico adolescenziale, inserendo scene spettacolari e personaggi-macchietta. Il risultato è allora un film non troppo lontano dal cinema Disney. Scompare qualsiasi riflessione sul rapporto tra essere umano e tecnologia mentre i Transformers, con i loro corpi metallici, vengono dilaniati, squartati e sanguinano persino come gli umani. Mirabolanti gli effetti visivi, in mezzo ai quali spiccano alcune scene cult nelle cruente battaglie polverose tra uomini e macchine. Michael Bay non delude, nelle (forse troppe) due ore e mezza di film, realizzando un blockbuster dall'incredibile sforzo grafico e creativo. Ma se il primo capitolo mescolava alla perfezione l'ironia con le scene d'azione e i tanti combattimenti, «La vendetta del Caduto» mette da parte la sceneggiatura (poco solida), sebbene curata da due veterani come Roberto Orci e Alex Kurtzman, a favore di quegli effetti speciali creati dalla Industrial Light and Magic, della durata di oltre 50 minuti. Proprio quei sofisticati trucchi sono, però, il fiore all'occhiello di una produzione ad altissimo budget. Altre novità non emergono in una trama fin troppo prevedibile, dove l'eroico Sam Witwicky con la sua bella fidanzata (interpretati ancora una volta dal duo effervescente Shia LaBeouf e Megan Fox), vengono travolti nell'interminabile battaglia tra Autobot e Decepticons, stavolta guidati dal «Caduto». Divertenti le scene con i personaggi umani, soprattutto quelle animate dal grande John Turturro.

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