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"Angeli e demoni" al cinema dal 13 maggio

Tom Hanks

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{{IMG_SX}} I produttori sospirano sognando incassi d'oro, che, possibilmente, bissino e superino i 758.239.851 dollari totalizzati dal precedente "Il codice Da Vinci". "Angeli e demoni", un vero kolossal made in Usa, è ambientato e in buona parte girato a Roma da Ron Howard, con un super cast: Tom Hanks, Ewan McGregor, la bella Aylet Zurer e i due bravissimi (e italiani) Pierfrancesco Favino e Cosimo Fusco. Il motivo delle polemiche è lo stesso del «Codice»: nella storia risultano un po' maltrattati dogmi, tradizioni e gerarchie ecclesiastiche della religione cattolica. L'altro giorno il vescovo più anziano del mondo (103 anni), monsignor Antonio Rosario Mennonna, ha annunciato una denuncia contro il film per il suo contenuto «altamente denigratorio, diffamatorio ed offensivo» per i valori della Chiesa. «Ma come - ha ribattuto ieri Howard, a Roma con tutto il cast per la prima - nessuno ha ancora visto il film e già ci denunciano». Howard ha detto che, visto quello che è accaduto per il «Codice», si attendeva le polemiche e per girare il film non ha chiesto collaborazione al Vaticano. Ed ha anche affermato che il Vaticano ha effettuato interventi rendendo difficili le riprese a Roma. «Io - conclude Howard - non pretendo di piacere a tutti e sono contento del film che ho fatto perché comunque porta le persone a riflettere su quello in cui credono». E Tom Hanks sfodera tutta la sua simpatia per sdrammatizzare: «Anche per Il codice Da Vinci ci furono controversie e mi sembra che nessuna fede sia stata per questo distrutta e che la gente abbia continuato ad andare come prima in chiesa». E poi se la prende con la Capitale che, durante le riprese, ha percorso in lungo e in largo: «In tutta Roma non c'è un sasso dritto. Correre in strada è impossibile, sbatti sempre in qualcosa, questa città è piena di trappole mortali».

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