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Gigi Proietti

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Tiberiade Matteis Nessuno rappresenta e descrive la capitale meglio del mattatore Gigi Proietti, a cui spetta l'onore e l'onore di concludere, stamattina alle 11.30 al Valle, l'articolata manifestazione «Romàntica. Accenti sulle storie di Roma», formata di spettacoli di parole e note scritti con Patrizia Cavalieri, che dall'8 febbraio si è svolta in diversi teatri della capitale, con la partecipazione di grandi nomi italiani della musica, del cinema e del teatro come Franco Battiato, Mario Monicelli, Uto Ughi, Edoardo Vianello e Tosca. Il percorso degli incontri è stato creato e sviluppato per approdare ai festeggiamenti per il Natale di Roma, il 21 aprile, che nelle intenzioni della giunta Alemanno dovrà tornare a essere «una festa centrale della vita della capitale, che ridia forza all'identità dei cittadini». La finalità di questo ultimo appuntamento è realizzare un viaggio nel mondo delle contraddizioni capitoline: la Roma dei Papi, la Città eterna e il potere, l'intrigo, la calunnia, il gioco del dominio e infine la Roma più ironica, beffarda, sarcastica. Ad affiancare l'attore protagonista Gigi Proietti c'è Umberto Broccoli, nella doppia veste di sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma e di conduttore degli eventi che hanno composto l'intera iniziativa. Si richiameranno curiosità e aneddoti del passato, attraverso gli interventi del leggendario personaggio romano di Pasquino, l'artigiano che, tagliando e cucendo vestiti, non si esimeva da tagliare e cucire anche giudizi e opinioni sul Papa, sui nobili e sul governo cittadino del sedicesimo secolo. Per Proietti sarà quanto mai naturale fornire voce, corpo e verve a una figura come Pasquino che costituisce la personificazione del popolano romano e del suo sarcasmo. Non mancheranno, però, altri contributi esemplificativi dell'intensa storia di un crocevia di personalità e culture come Roma. Si potranno, infatti, gustare e apprezzare le riflessioni umoristiche di Ennio Flaiano, le satire di Giovenale, i versi di Marziale e di Catullo, i sonetti di Gioacchino Belli e le poesie di Trilussa, le memorie di Giovanni Giacomo Casanova, nonché le note delle canzoni della tradizione popolare romana. Le parole di Umberto Broccoli sono accompagnate al pianoforte dal Maestro Luca Bernardini.

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