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Il modo più efficace di scoprire il territorio e l'identità nazionale

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Eperò la professoressa Simona Pianese, responsabile della gestione organizzativa ed economica del progetto Mecenate 90-Miur, ha bandito dal suo istituto i viaggi all'estero. «Il modo migliore per far conoscere ai ragazzi l'Italia - dice - è lo scambio con studenti di altre città, il gemellaggio. Il nostro è Paese ancora tanto diverso dal Nord al Sud. Quando portiamo i ragazzi a Cremona, per esempio, sembra di portarli all'estero. Il progetto rafforza l'identità nazionale». Preside, quanti soldi ha in portafoglio per «Alla scoperta del tuo Paese?» «Centoventimila euro, ma è il primo avvio, dovrebbe essere incrementato. Ci sarà anche da gestire un sito, fondamentale per lo scambio di informazioni tra i ragazzi». Quali sono per lei mete ideali? «La mia esperienza mi indica Ferrara, o Siracusa. Ad Urbino un campo scuola di ceramica è stato davvero formativo. Ma non sono io che devo dare indicazioni. Il bello del progetto è che sono i ragazzi a costruirsi il viaggio. Decidono l'itinerario, con quale mezzo spostarsi. Scelgono che cosa visitare. Se solo i monumenti o anche luoghi paesaggisticamente importanti. Tutto è accessibile a tutti perché si è ospitati in strutture del Comune o in famiglia. Il modo ideale per conoscere il territorio. L'altro valore aggiunto è la reciprocità. Chi ospita in autunno sarà ospitato in primavera, o l'anno successivo». In genere quanto costa a ogni ragazzo un viaggio in forma di gemellaggio? «Non si superano i 250 euro, tutto compreso, per cinque giorni». Ora però va di moda il viaggio all'estero. «È bandito nella mia scuola, e i genitori sono d'accordo con me. Piuttosto sono i professori che lo preferiscono». Li. Lom.

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