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I fiori delle donne

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Tiberiade Matteis Dopo aver messo in scena «Otto donne e un mistero», Claudio Insegno ha voluto ritentare un'avventura scenica basata su un cast tutto al femminile, trovando insieme alla produttrice e attrice Caterina Costantini, a cui si deve pure l'adattamento, un'altra vicenda in grado di coinvolgere e appassionare il pubblico con tanto di finale malinconico e commovente. È nata così la scelta della commedia di Robert Harling «Fiori d'acciaio», resa nota dal film omonimo del 1989, diretto da Herbert Ross con Shirley MacLaine, Olympia Dukakis, Julia Roberts e Sam Shepard, con cui si misurano da stasera al Vittoria, dopo lunga tournée, ben sei attrici italiane di varia formazione e professionalità come Sandra Milo, Rossana Casale, che cura ovviamente anche l'aspetto musicale, Caterina Costantini, Virginia Barrett, Beatrice Buffadini e Sara Greco. Sei amiche diverse per età censo e temperamento si incontrano dalla parrucchiera, intrecciando quel dialogo misto di pettegolezzo e confidenza, di umorismo e di affetto, di disincanto e tenerezza che soltanto l'universo femminile sa coltivare. Un consueto appuntamento del sabato pomeriggio diventa occasione di confronto tra chiacchiere ironiche e sincere che acquistano sempre più il valore profondo di una confessione. Si impara e si riesce a condividere il dolore con la consapevolezza delle donne di ieri e la generosa vitalità di quelle di oggi. «E così, eccoci di nuovo insieme, ad affrontare un altro spettacolo difficile, un'altra storia di donne apparentemente fragili e superficiali, ma che dimostrano di essere "fiori d'acciaio" perché il loro coraggio e la loro forza d'animo sono talmente potenti da riuscire a sorridere alla vita anche di fronte alla morte - ha dichiarato il regista - Molto tempo fa, vidi il film tratto dalla commedia, dove ciò che più mi aveva colpito, era l'intensità della storia e la bravura delle attrici. Oggi, prendere in mano questo copione, e pensare di vedere di nuovo quei personaggi assumere vita mi riempie di gioia, ma la cosa più importante è che ad animare la parrucchiera, la zitella, la madre di famiglia, sono proprio le stesse interpreti che hanno trasformato "Otto donne e un mistero", in un vero e proprio successo della passata stagione».

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