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I nuovi eredi delle saette pittoriche del Novecento

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Mascettimette in campo un vorticoso corpo a corpo con la vitalità e l'energia delle strade urbane, ne rapisce i riflessi e le immagini stravolte. E in questa personale sembra quasi rendere un omaggio «sotterraneo» a Marinetti, nato ad Alessandria d'Egitto, evocando un Egitto archetipo ed originario che sembra misteriosamente fondersi con i ritmi metropolitani di oggi. Saettanti linee-forza che solcano come un'immensa ragnatela delle spettrali città uscite da un incubo sono invece le protagoniste delle opere di Tamburro. Gli uomini vi appaiono come pedine in preda ad un moto irrefrenabile e senza senso, osservate da allucinanti occhi-semafori. Fatte le dovute proporzioni, anche Mascetti e Tamburro potrebbero dire futuristicamente «Noi siamo i primitivi di una nuova sensibilità».

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