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Fantascienza

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Il film ha «formato» tre generazioni di registi statunitensi e non solo, da John Carpenter (quello di «1997 Fuga da New York») a Sam Raimi («Spider-Man»), che ad «Ultimatum alla Terra» rese un appassionato e ironico omaggio con il suo «L'armata delle tenebre». Si è cimentato nell'impresa di ricreare la magia del classico della fantascienza il regista Scott Derrickson che ha scelto, per la parte dell'extraterrestre che da solo viene a dettare legge all'intero nostro pianeta, Keanu Reeves, accanto a lui Jennifer Connelly. Il film uscirà il 12 dicembre. La missione di rinverdire i primi grandi successi della science fiction cinematografica l'hanno intrapresa in molti, con alterne fortune. Il primo e, forse, il più abile è stato proprio John Carpenter che con «La cosa», nel 1982 si ispirò al famoso «La cosa da un altro mondo», targato 1951. Analoga operazione fu quella di David Cronenberg con «La mosca», nel 1986, che si rifaceva al film «L'esperimento del dottor K», del 1958, con l'attore-simbolo della fantascienza-horror: Vincent Price. E via via fino alle più recenti realizzazioni tratte da quei magici anni Cinquanta, come «La guerra dei mondi» di Steven Spielberg, del 2005, un super-colossal che ha voluto sfidare quello in technicolor del '53. La coppia Spielberg-Cruise con quel film, costato 132 milioni di dollari, ne incassò 591. Parecchio, ma non quello che speravano. Il pubblico dei «puristi» della fantascienza forse non gli perdonò di aver tentato di replicare un mito del cinema.

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