Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

De Niro e Pacino: con l'età abbiamo perso quella vecchia competizione che ci divideva

default_image

  • a
  • a
  • a

Nel secondo, «Heat» (La sfida) di Michael Mann sono antagonisti e in tre ore di film appaiono insieme solo in due scene. Finalmente il produttore e regista Jon Avnet è riuscito ad affiancarli sullo schermo per l'intera durata del thriller «Sfida senza regole» (Righteous Kill), dal 26 settembre distribuito da Fulvio Lucisano, Andrea e Raffaella Leone con 01, in oltre 300 sale. La storia è quella di due anziani e pluridecorati detective del Dipartimento di polizia di New York: Turk (De Niro) e Rooster (Pacino) non sono però ancora pronti per la pensione e vanno a caccia di un serial killer che lascia poesie sui cadaveri delle sue vittime. Affiancati da Karen Corelli (Carla Cugino), agente della CSI, i due eroi indagano sul caso in un avvicendarsi di suspense e azione. «È stato come vedere un concerto dove suonavano insieme Miles Davis e John Coltrane - ha detto ieri il regista, a Roma, in un'affollatissima conferenza stampa -. Per me e per tutto il cast è stato incredibile vederli recitare insieme sul set. Ad ogni azione dell'uno corrispondeva immediatamente una reazione dell'altro, una interazione continua tra i due che ci ha lasciato senza parole». Al Pacino, che il 22 ottobre riceverà il premio Marc'Aurelio al Festival del Cinema di Roma, dal canto suo ha spiegato che lavorare con De Niro «è stato un piacere immenso. Lo conosco da metà della nostra vita e lui è un attore generoso e molto sensibile nei confronti dei colleghi; quindi, quando mi ha chiesto di lavorare con lui, ho accettato con gioia. I personaggi in chiaroscuro, con lati positivi e negativi come questi due detective, sono quelli che amo di più perché per me, l'aspetto più interessante dei ruoli che interpreto sta proprio nel loro lato oscuro. E il cinema, più della vita, che per me è invece quasi sempre chiara, mi offre la possibilità di esplorare proprio questi aspetti bui. Come era accaduto per il film di Mann, "Heat", anche stavolta non abbiamo mai pensato di scambiarci i ruoli, anche perché Bob è venuto da me con la sceneggiatura finita. Da giovani di sicuro eravamo più competitivi, cosa che ci ha portato ad allontanarci e a prendere strade diverse. Ma Con l'età, questo spirito di competizione si è affievolito e abbiamo lavorato benissimo insieme». Su questa considerazione di Al Pacino è d'accordo anche De Niro che non esclude una prossima nuova pellicola insieme: «Credo che in questi anni abbiamo perso molte occasioni - ha spiegato il premio Oscar per "Toro Scatenato" -. Ma in futuro spero che ci saranno occasioni di fare altri film insieme. Non è comunque in programma una pellicola in cui io e Al recitiamo nel ruolo di due sorelle, come scritto dai media inglesi: a Londra ho fatto solo una battuta ma il senso dell'umorismo, evidentemente non è il loro forte. In origine io e Jon avevamo pensato che i protagonisti dovessero essere un anziano poliziotto e un altro più giovane. In seguito, rileggendo la sceneggiatura, ho pensato che sarebbe stato meglio che i due agenti fossero entrambi al limite della pensione e ho pensato subito ad Al Pacino per l'altro personaggio. Dopo "Heat" (film del 1995) abbiamo rischiato molte volte di lavorare insieme ma poi i progetti non sono mai andati in porto». Al termine della conferenza i due attori sono corsi in Campidoglio per una visita al sindaco di Roma, Gianni Alemanno, prevista in origine per questa mattina. De Niro ha detto di sapere che il primo cittadino di Roma è cambiato, ma il suo cuore è rimasto legato a Walter Veltroni. Accompagnati dal sindaco Alemanno, i divi si sono affacciati dal tradizionale balcone ed hanno visitato l'Aula Giulio Cesare. «È un momento emozionante - ha detto il sindaco -. Al Pacino e De Niro sono un simbolo del legame tra Italia e Stati Uniti. Li abbiamo visti in tanti film che sono nella nostra memoria storica. Abbiamo chiesto al regista di girare un film a Roma per portarla più frequentemente sugli schermi internazionali. Proporremo, come per De Niro, la cittadinanza onoraria di Roma anche per Al Pacino», considerando che entrambi sono di origine italiana. Dopo un breve bagno di folla alla premiere capitolina, le due star sono poi ripartite ieri notte per Los Angeles.

Dai blog