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I cow-boy della Silicon Valley, presentato il documentario che spiega se bisogna avere paura di Google

TeleCommando

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Il documentario francese “Faut-il avoir peur de Google?” (Bisogna avere paura di Google?) di Sylvain Bergère e Stéphane Osmont mostra l'ascesa inarrestabile del colosso Google, protagonista di tutto ciò che gravita intorno a internet: ricerche, webmail, mappe e foto satellitari, pubblicità, notizie eccetera. Protagonisti della realizzazione del sogno americano americano Sergey Brin e Larry Page, brillanti studenti di stanford che nel 1998 cominciano ad elaborare da un garage di Palo Alto quello che sarà il motore di ricerca più usato al mondo e che li catapulterà dalla Silicon Valley a Wall Street. Il documentario analizza i diversi aspetti di una delle compagnie più influenti del panorama internazionale sotto vari aspetti: dalla dipendenza che crea il motore di ricerca negli studenti americani ossessionati dal cercare qualsiasi cosa con il proprio pc alla complicità della versione cinese di Google nella censura che il governo comunista impone ai contenuti della rete. L'avventura dei due soci fondatori prende le tinte di una prosecuzione della stagione degli hippy, della creatività al potere, condita con lo spirito dei pionieri del west e un pizzico di cinismo del capitalismo protestante: “business is business”. Abbiamo chiesto al regista Sylvain Bergère cosa che lo ha spinto a realizzare questo documentario: “Quello che è diventato ora il colosso americano è spaventoso, ha davvero un potere impressionante. L'avventura di Sergey Brin e Larry Page è cominciata in maniera veramente positiva, due ragazzi che partendo da un garage vogliono cambiare il mondo. Ma oggi Google mi spaventa.”  

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