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Una «città verticale» Gli architetti giapponesi sfidano la fantascienza

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Un riferimento visivo - universalmente riconosciuto - attraverso cui il "grattacielo" diviene il simbolo stesso - perfetto ed esemplare- della "modernità". Da "Blade Runner" a "Minority Report", infatti, tutte le scenografie dei classici del genere hanno continuato ad ispirarsi al modello urbanistico di Lang, ricostruendo virtualmente ipotetiche "città del futuro" di volta in volta differenti, in cui tuttavia il dominio "perpendicolare" di altissime costruzioni verticali ha seguitato ad essere un "must". Ora però, dall'altro lato dell'oceano, gli architetti giapponesi hanno lanciato una sfida "reale" alle grandiose fantasie degli scenografi hollywoodiani, impegnandosi in un progetto che possiede l'incredibile fascino di un "effetto speciale"! Si chiama Sky City 1000 ed è una proposta ingegnosa che mira a risolvere la grave congestione urbanistica e la mancanza di spazi verdi nella città di Tokyo. L'idea, annunciata per la prima volta dalla Takenaka Corporation nel 1989, sarebbe quella di costruire un edificio di circa 1000 metri di altezza con una larghezza alla base di 400 metri per una superficie totale di 8 kmq. Questa "città verticale" dovrebbe ospitare 35.000 residenti e 100.000 lavoratori. L'edificio prevedrebbe 14 mega livelli sovrastanti di circa 56 metri ognuno, che andrebbero a restringersi dal basso verso l'alto. Al centro di questi "Space Plateaus" si realizzerebbero delle zone verdi concepite per il relax. La "fantascientifica" struttura comprenderebbe così al suo interno: uffici, scuole, attività commerciali, cinema, teatri, abitazioni e qualsiasi altro comfort moderno. Per gli spostamenti in loco si è pensato sia ad enormi e veloci ascensori a tre livelli (in grado di ospitare 70 persone contemporaneamente) sia ad un servizio di treni ad "energia pulita" che possano correre lungo la circonferenza della struttura. Fin dal momento in cui è stato presentato, il progetto ha attirato intorno a sé una grandissima attenzione, soprattutto dal mondo dell'edilizia e dell'architettura, con l'augurio per il Governo Metropolitano di Tokyo che l'edificio venga costruito o che sia almeno in fase di costruzione entro un decennio. Un impresa del genere però porta con se tutta una serie di questioni da considerare e problemi da risolvere, come ad esempio: la resistenza al vento (soprattutto nei piani più alti); la possibilità di estinguere un eventuale incendio; il piano di evacuazione rapido e sicuro dell'edificio e, soprattutto, la resistenza ai forti terremoti - dato che il Giappone è una delle nazioni più colpite da questi fenomeni tellurici! I pompieri di Tokyo intanto hanno già messo a punto un tipo di elicottero concepito apposta per queste specifiche esigenze, ovvero per spegnere gli incendi a piani molto elevati, segno che il progetto è in seria e concreta considerazione. Questi elicotteri particolari sono infatti provvisti di pompe lunghe e rigide in grado di sparare 11 litri al secondo e con una capienza complessiva di 1100 litri di acqua! Insomma, simbolo stesso della grande metropoli, il grattacielo non è mai stato un edificio come gli altri, ma ha sempre portato con sé una fortissima carica simbolica, rappresentando il desiderio dell'uomo di superare i propri limiti e sfidare il senso della precarietà. Il cinema ne ha colto l'essenza metaforica, sfruttandone il fascino e consolidandone il mito. Oggi il progetto di Sky City 1000 ha oltrepassato tutto questo: la "città verticale" non rappresenta più soltanto un ideale fantascientifico o un sogno futuristico ma potrebbe diventare una effettiva realtà.

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