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QUANDO TUTTO CAMBIA, di e con Helen Hunt, e con Bette ...

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e le donne"), non ha avuto timore, nel film di oggi, di affrontare anche la regia. In un certo senso cavandosela abbastanza bene. L'argomento se lo è fatto suggerire da un romanzo scritto da una donna, Elinor Lipman, specializzata in storie con al centro personaggi femminili piuttosto incisi, che poi ha fatto sceneggiare da un'altra donna, Alice Arlen, candidata a un Oscar per "Silkwood" di Nora Ephrom. Così ci ha raccontato, fra il serio e il faceto, privilegiando comunque il serio, le vicissitudini di una giovane insegnante, April, (cui lei stessa ha poi dato volto) che subito dopo le nozze si sente dire dal marito di aver commesso un errore e se ne andrà. Quasi contemporaneamente le muore la madre adottiva e poco dopo si fa viva con lei la vera madre che l'aveva data in adozione appena nata per coltivare una sua fortunata carriera in tv. Non basta, ecco April incontrare il padre di uno dei suoi studenti e cominciare a legarsi a lui nonostante le delusioni sentimentali subite, Se non che, il seguito all'ultimo rapporto con il marito prima di essere lasciata, April, si ritrova incinta... Sorprese, contrattempi, equivoci e anche, come conseguenza, un mare di bugie perché la povera April, tentando di far fronte a tutte le complicazioni in cui si imbatte, è costretta a inventarne ad ogni pié sospinto, mettendo a rischio quel nuovo rapporto sentimentale in cui, a un certo momento, spera di trovare la soluzione di tutti i suoi guai. Helen Hunt si è mossa con scioltezza in mezzo a tutti questi intoppi, anche là dove la sceneggiatura, probabilmente fedele al romanzo, non gliene risparmiava nessuno, al contrario, in più punti anche un po' esagerando. Così si può seguire, con gli accenti giusti sui sentimenti e anche con momenti allegri, stando vicini alla commedia. La regista, quando ridiventa attrice davanti alla macchina da presa, dà prova di modi asciutti, anche con impeti. Cui corrisponde, quasi contraddicendoli, la recitazione coloratissima di Bette Midler nel carattere fantasioso della madre. Il marito che se ne va è Matthew Broderick, quello che arriva è Colin Firth. Ma le due donne convincono di più.

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