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«Caos calmo», l'ira dei vescovi

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Moretti

Don Anselmi: «Scene che disturbano, gli attori rifiutino di mostrarsi nudi»

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Dalla Conferenza episcopale italiana non solo giunge un secco parere negativo sulla pellicola e sull'interprete Moretti, ma anche un invito a tutti gli attori: non recitate in scene di nudo. Il responsabile della Cei per la pastorale giovanile, don Nicolò Anselmi, afferma che «da un bravo regista e coraggioso idealista come Moretti e da un volto sensibile e delicato come la Ferrari mi sarei aspettato una scena romantica, soffusa, tenera, magari un momento d'amore aperto alla vita, ad un figlio». Il sacerdote è invece deluso per «la scena erotica pesante» di «Caos calmo», visibile «in versione integrale» anche su «YouTube» e alla quale, lamenta, il Tg1 ha dedicato «molti minuti» lasciando solo «pochi secondi alla guerra civile in Kenia». Il film, che mostra un rapporto sessuale, sembra ripercorre le polemiche dello storico «Ultimo Tango a Parigi», di Bertolucci del '72. In una lettera ai giovani che si preparano alla Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney don Anselmi scrive: «I due attori fanno l'amore in piedi, vestiti, senza guardarsi in faccia: capisco - spiega don Anselmi - che la scena vada letta e inserita nel contesto del film, ma confesso che anch'io sono rimasto stupito e disturbato. Molte persone osservano che i consacrati non possono e non devono parlare di sessualità corporea perché non la vivono. Mi sento di poter dire che noi la conosciamo e la stimiamo così bella e importante che ogni giorno la offriamo sull'altare, doniamo a Dio ed alla nostra comunità il nostro celibato, con fatica e con gioia. Per questo preghiamo per chi svaluta questi gesti». «Sono convinto - aggiunge il sacerdote nella lettera inviata ai ragazzi italiani - che gli attori, gli uomini di spettacolo abbiano un grande impatto culturale e quindi una grande responsabilità educativa verso i giovani. Spesso sono i più deboli, i più poveri culturalmente ad essere segnati da questi cattivi insegnamenti e vengono travolti da fantasie erotiche che diventano dipendenza e sfociano nella violenza». Ecco dunque che «sarebbe bello che qualcuno di questi professionisti facesse obiezione di coscienza e si rifiutasse di girare scene erotiche volgari e distruttive. Caro Nanni e cara Isabella - conclude don Anselmi - contiamo sulla vostra passione educativa». E a difendere l'attore e regista scende in campo, e come potrebbe essere diversamente, la mamma: Agata Apicella. «Nanni non è mai volgare. Caos Calmo - ha detto la signora Apicella, che ha visto il film diretto da Antonello Grimaldi all'anteprima - è un film di una pienezza incredibile, ed è di grande finezza». Mamma Agata premette che non ha «piacere di interferire nella vita del figlio e non lo voglio nemmeno fare» e minimizza: «Affari loro. E poi il film non è nemmeno di Nanni, lui qui è solo attore». I vescovi, comunque, lo invitano a fare obiezione di coscienza. E la signora Agata chiude: «Io ho educato mio figlio, ora è adulto e libero di fare come vuole».

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