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Addio a Scheider il duro dal cuore d'oro che uccise «Lo squalo»

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Era gravemente ammalato. Durante la lunga carriera Scheider aveva ottenuto due nomination all'Oscar: la prima, nel 1972, come miglior attore non protagonista in «Il braccio violento della legge» e poi nell'80 per il ruolo di protagonista in «All That Jazz» di Bob Fosse. Sua l'interpretazione del cinico fratello di Dustin Hoffman ne «Il maratoneta». Fu invece un bonario capo della Cia in «La Casa Russia», con Sean Connery, nel '90. Poi abbandonò quasi del tutto il grande schermo per dedicarsi alla tv. Tante parti da duro, ma in realtà Scheider era un grande professionista e anche un appassionato di sport, in particolar modo di baseball e boxe, che da giovane praticò. In seguito appese i guantoni al chiodo, si diede al teatro e iniziò a frequentare i corsi di recitazione. Partecipò anche a una pellicola italiana: «Texas '46» (2002) di Giorgio Serafini, con Luca Zingaretti. A. A.

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