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Amore e cacao per Violante e Argentero

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Cupellini, già regista di uno degli episodi di "4-4-2", alla storia d'amore fra i due protagonisti, aggiunge anche una riflessione sulla società multietnica, affrontando temi attuali come il lavoro nero. «La questione dell'immigrazione è trattata in maniera non vignettistica ma leggera. La commedia italiana è adattissima ad affrontare tematiche legate alla realtà e all'attualità - ha spiegato Cupellini che ha detto di non essersi lasciato influenzare da altri film sul tema, come "Chocolat" o "La fabbrica di cioccolato" -. Ho cercato una strada diversa, gettando la mia personale dose di zucchero sul cioccolato». Nel cast anche Francesco Pannofino, Monica Scattini e Ivano Marescotti. Luca Argentero, dopo "Saturno contro", veste i panni di Mattia, ambizioso geometra di Perugia, che utilizza lavoratori in nero per risparmiare sui materiali e le misure di sicurezza. Quando uno dei suoi operai, l'egiziano Kamal (Hassani Shapi, già interprete di un cavaliere Jedi per George Lucas nei film di "Star Wars"), cade da un'impalcatura e si spezza entrambe le braccia, la vita e le convinzioni del trentenne cambiano. L'egiziano, in cambio della promessa di non denunciarlo, gli impone di fingersi lui per frequentare al suo posto un corso da mastro cioccolataio, necessario a Kamal per riprendere il suo vero mestiere in Italia. Così Mattia, abbronzato a furia di lampade, capelli ricci e accento improbabile, inizia il corso tenuto da un maestro filosofo (Nerì Marcorè). Fra mari di cioccolato fuso (la fabbrica-scuola è quella della Perugina, che insieme ad altre marche presenti nel film ha coperto il 25% del budget di 2.9 milioni di euro), disavventure e incidenti, Kamal/Mattia riesce a cavarsela grazie all'aiuto di una talentuosa compagna, Cecilia (Violante Placido), cauta in amore dopo tante esperienze sbagliate. Parallelamente tra Mattia e il vero Kamal si costruisce, fra confidenze e momenti camerateschi, una sincera amicizia. Per Argentero, «la difficoltà più grande era la trasformazione, anche emotiva, da Mattia a Kamal e poi di nuovo in un Mattia più sensibile e consapevole. L'importante era mantenere un realismo di fondo». Per dare l'accento al suo Kamal, gli è stata stata utile «la passione per "Lost". Ho riprodotto quello di Said, uno dei personaggi». Per Violante Placido è stato bello «vivere per una volta in un film l'amore in maniera ironica e rilassata. Il mio è un personaggio interessante, tanto delusa dall'amore da volersi privare dei piaceri».

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