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Memorie di Adriano

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Tre volte Pippo per tornare agli antichi fasti

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Pippo Baudo ha vinto la battaglia più difficile: dopo moltissimi anni in cui il Festival era della televisione e non della canzone, è riuscito a riportare la musica ed i cantanti come i soli e veri protagonisti della manifestazione. È stato un passo avanti molto importante. Non se ne poteva più di ascoltare brani confezionati solo per il Festival, non se ne poteva più di vallette e vallettine, ospiti inquietanti e completamente fuori luogo. Il primo passo di Baudo è stato molto importante, ma secondo me c'è ancora molto da fare. Prima di tutto gli ospiti: a cosa è servita Penelope Cruz, che è costata alla Rai 250 mila euro? Sugli ospiti si può e si deve lavorare molto meglio: non più di due internazionali a sera, di grande nome e di grande prestigio e anche se fossero invitati degli attori devono presentare un piccolo show e non certo esibirsi con una chiacchierata e portarsi a casa una barca di soldi. Baudo ha posto anche il problema dei comici che, come ho scritto ieri, al Festival vanno bene solo seduti in platea. La serata del Festival proposta da Baudo, nella quale i cantanti possono presentare le canzoni con altri ospiti, va migliorata nettamente. Perché non tornare al regolamento dei miei Festival del 1990 e 1991 nella quale i brani dei cantanti italiani venivano ripetute da artisti stranieri di chiara fama nella loro lingua originale? Per rilanciare la canzone italiana all'estero ed internazionalizzare il Festival, credo che questa sia l'unica via percorribile. Un'altra modifica importante del regolamento dovrebbe riguardare la giuria. Oggi con la tecnologia e i computer si possono inventare vittorie a tavolino. Io quindi toglierei il televoto, così come la giuria di qualità che, anche se fosse di qualità vera, sarebbe sempre e comunque condizionata. Una appropriata e numerosa scelta di giurati dell'agenzia demoscopia di fiducia della Rai, è il modo migliore per decretare i vincitori. Pippo Baudo togliendo dal regolamento quell'assurda classifica dal ventesimo al primo posto, ma premiando solamente i primi tre e classificando tutti gli altri al quarto posto a pari merito, darà la possibilità in futuro ai grandi cantautori di partecipare al Festival perché si sentiranno "protetti" e non "buttati" allo sbaraglio. Baudo, presentando la serata di Venerdì, ha detto che è un piccolo Grammy Awards. Perché non fare una grande Grammy Awards ed eliminare la quinta serata del Festival e presentare sempre a Sanremo questa manifestazione? Ciò è importante per non avere super ospiti italiani che, naturalmente, impediscono a tanti artisti di partecipare. Come ogni manifestazione il Festival va programmato, non si può ogni anno stravolgere il regolamento. Io credo che affidare a Pippo Baudo la direzione artistica di almeno altri tre Festival sia la soluzione vincente per la manifestazione, per la Rai e per il Comune di Sanremo.

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