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Roma protagonista con esposizioni dedicate a Canova, Durer, Chagall

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Si parte nientemeno che dal VII millennio a.C. con l'imponente esposizione che a Roma nel Palazzo del Quirinale dall'11 gennaio al 31 marzo ci farà ammirare i «Tesori della Turchia», ricca di 150 fra opere e reperti che ci faranno ripercorrere la storia fastosa dell'impero ottomano dalla sua nascita al tramonto d'inizio Novecento. Gli appassionati d'archeologia e d'arte greco-romana troveranno degno pane per i loro denti nella mostra dedicata ad «Eros, il più potente degli dei» che porterà una ventata d'amore e di bellezza negli spazi del primo fornice del Colosseo, dal 10 marzo al 9 settembre. Con un balzo all'arte rinascimentale non va trascurato il grande omaggio che la Galleria Nazionale dell'Umbria, a Perugia, dedicherà dal 7 dicembre al Pinturicchio, uno dei più fantasiosi e piacevoli narratori a cavallo fra Quattro e Cinquecento. Se Albrecht Durer diventò uno dei massimi protagonisti del Rinascimento lo si deve anche alla sua prodigiosa assimilazione dei suoi modelli italiani e ai molteplici soggiorni nel nostro Paese, a Venezia in particolare. Proprio i rapporti culturali fra il grande maestro tedesco e il Bel Paese sono i protagonisti della pregevole mostra «Durer e l'Italia» che sarà ospitata dal 9 marzo al 9 giugno nelle Scuderie Papali a Roma. E che dire della rassegna che i Musei d'Arte medievale di Arezzo dedicheranno dal 31 marzo al 22 luglio alla «Nobiltà di Piero», cioè a Piero della Francesca nelle corti italiane? Sarà il trionfo del geniale creatore di un modo unico di fondere luce e geometria per dare immagine all'immobilità purissima e cristallina di ciò che è eterno ed immutabile. Si arriva poi a cavallo fra Cinque e Seicento con il grande rivale di Caravaggio, il bolognese Annibale Carracci, a cui sarà tributato un ampio omaggio dal 25 gennaio al 6 maggio nel romano Chiostro del Bramante: ne emergerà il ritratto di un artista geniale che ha saputo fondere il ritorno alla natura con una profonda meditazione sull'eredità di Raffaello e Michelangelo. Pochi anni più avanti, in pieno Seicento, si giunge ad uno dei titani della pittura e dell'incisione di tutti i tempi, Rembrandt, l'artista capace di cogliere come nessun altro la luce interiore più fiammeggiante: una coinvolgente mostra a lui dedicata approderà nella Rocca Maggiore di Assisi da marzo a novembre. Il meglio del gusto neoclassico, la «nobile semplicità e calma grandezza» esaltate da Winckelmann, si rispecchieranno nell'attesa esposizione che la Galleria Borghese di Roma dedicherà dal prossimo ottobre a febbraio 2008 al genio scultoreo di Antonio Canova, il cantore dell'unione di «bello ideale» e «bello di natura». La pittura dell'Ottocento sarà ben rappresentata da tre maestri non notissimi ma di grande qualità: Silvestro Lega, macchiaiolo per antonomasia, riceverà dal 14 gennaio al 24 giugno un ampio omaggio nei Musei di San Domenico a Forlì; l'olandese Laurens Alma-Tadema, protagonista del tardo periodo vittoriano, andrà in scena con le sue virtuosistiche ricostruzioni archeologiche nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli dal prossimo ottobre; l'americano John Singer Sargent, uno dei massimi ritrattisti di fine Ottocento, approderà nel Museo Correr di Venezia dal 24 marzo al 22 luglio. Ed eccoci giunti al XX secolo. Niente di meglio che iniziare con uno dei maggiori artisti italiani del '900, Giacomo Balla, protagonista del futurismo e grande cacciatore della luce in tutti i suoi aspetti, naturali e spirituali. Gli renderà omaggio Milano, nelle sale di Palazzo Reale, a partire dal prossimo settembre. Le favole surreali e visionarie di Marc Chagall, nate dall'incrocio delle tradizioni popolari russe con i riti ebraici, incanteranno i visitatori della grande mostra che sarà dedicata a Chagall dal 10 marzo al 30 giugno nel Complesso del Vittoriano, a Roma. La drammatica carica espressionista di George Grosz, con il suo stile «duro come il coltello», s

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