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Omaggio di Todi al genio medievale di Jacopone

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Quando il cuore d'Europa era l' Umbria

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Iacopone, morto nel 1306, rappresenta il grande poeta del Duecento e la grande stagione dell'arte umbra del suo tempo. Personalità tra le più affascinanti del Medioevo italiano, Iacopone condusse una vita romanzesca: dopo aver vagato penitente per circa dieci anni, abbracciò in età adulta il francescanesimo nella corrente più rigorosa degli Spirituali. In lotta contro Bonifacio VIII, si legò ai cardinali Colonna, che chiedevano la deposizione del Papa, e con loro viene assediato a Palestrina; caduta la roccaforte dei dissidenti, venne catturato e rinchiuso in carcere da dove sarà liberato solo pochi anni prima della morte. La mostra è articolata in due sezioni: nella prima, curata da Enrico Menestò (Università degli Studi di Perugia), sarà ripercorsa l'esperienza umana e spirituale di Iacopone. Si potranno ammirare rarissimi manoscritti contenenti i testi delle sue laude, documenti e altre testimonianze dell'epoca, oltre che immagini del frate poeta, tra le quali un frammento di affresco attribuito a Paolo Uccello. Nella seconda, curata da Fabio Bisogni (Università degli Studi di Siena), saranno esposte opere di pittura, scultura e oreficeria dei secoli XII e XIII, che permetteranno di ricostruire lo straordinario processo evolutivo delle tipologie e dei modelli artistici medievali. Ad opere legate alla colta ed estatica committenza benedettina, espressione di una cultura figurativa ancora ispirata al momento aulico dello stile romanico, si affiancheranno infatti croci dipinte e paliotti con «Storie di san Francesco», che testimoniano l'influenza esercitata dagli ordini mendicanti, quello francescano in primis, sulle arti. Evidente risulta, dunque, la centralità del territorio umbro che, soprattutto grazie al grande e vitale cantiere della Basilica di San Francesco ad Assisi, vide confluire al suo interno una molteplice varietà di linguaggi artistici internazionali, dalla lingua franca d'oltralpe agli stilemi importati da maestranze inglesi e nordiche che furono impegnate nella realizzazione della chiesa superiore. Questo processo favorì anche l'arricchimento e la diversificazione della produzione artistica locale.

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