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Nel cimitero multireligioso

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Sarà sepolta accanto ai seguaci di Maometto

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Oriana lo scelse per la propria famiglia proprio perchè è un luogo di sepoltura libero e aperto a tutti, senza preclusioni. La tumulazione della Fallaci ha avuto luogo senza alcun tipo di rito e nella totale riservatezza, così come chiesto da lei stessa. Ad assistere, la sorella Paola, i nipoti Edoardo e Antonio, un piccolo gruppo di amici. Ieri mattina, davanti alla clinica Santa Chiara dove la Fallaci si è spenta l'altra notte, si sono moltiplicati i mazzi di fiori e i messaggi dei fiorentini, smentendo chi ha lamentato una certa freddezza della città. Rose rosse, piccoli fiori gialli, un mazzo di rosmarino in ricordo dell'ultima cena a New York. Una signora si è avvicinata al muro e si è fatta il segno della croce, una ragazza ha lasciato una lettera. «Firenze è una città particolare, da sempre guelfa e ghibellina nello stesso tempo - ha commentato il presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini -. Molti fiorentini la ricorderanno nel loro anonimato. Lo stanno facendo le istituzioni che devono ricordare un personaggio che ha tenuto alto il nome della Toscana». Nencini ha aggiunto che Oriana Fallaci gli chiedeva di poter morire a Firenze ed ha fatto riferimento «all'ultima telefonata nella quale mi diceva: ricordati, come l'ultima volta. Devo morire a Firenze. Questo suo desiderio è stato soddisfatto: non lo è stato invece l'ultimo desiderio, vedere il mare. Non siamo riusciti ad esaudirlo».

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