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Monicelli e i suoi film «Perdonatemi i fiaschi»

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Il Festival ha sempre un carisma ed un fascino molto particolare. Ho visto tanti bei film». E cosa si aspetta dalla Festa del cinema di Roma? «Non sarà un Festival come si dice da più parti, ma una grande festa del cinema. Roma è anche la capitale del cinema. Certamente non ci deve essere concorrenza tra Roma e Venezia. Mi auguro che le due manifestazioni possano contribuire a fare sempre più grande il cinema, in particolar modo quello italiano». Quanti film ha girato? «Ho perso il conto. Sono davvero tanti, tantissimi». Si pente di qualche film girato? «Non mi sono mai pentito di niente nella mia vita. Certo non tutti i film sono stati accettati bene dal pubblico e dalla critica. Non tutti sono stati film bellissimi. comunque a me piace tanto fare il cinema». Il film che più ha amato? «Davvero sono tanti. Solo per fare qualche nome, "Brancaleone alle Crociate" e "Speriamo che sia femmina». Ha rivisto Catherine Deneuve, l'ha diretta in qualche suo film. Come l'ha trovata? «È sempre una donna eccezionale e charmante come si dice in Francia. Certo, qualche anno è passato anche per lei. Ma sa, è la vita». Quanti anni ha Maestro? «Davvero tanti. Siamo sulla soglia dei novanta. Ma sono entusiasta. Certo non ho acciacchi fisici ma lavorare mi tiene davvero in forma». L'ultimo suo film "Le rose nel deserto", quando uscirà? «Abbiamo finito di girarlo. Ora c'è il montaggio». E Michele Placido lo ha diretto anche in questo film e lo ha incontrato a Venezia come giurato. È un fan di Placido? «Un uomo eccezionale ed un bravissimo attore. Si è comportato bene anche a Venezia come giurato. ¨Non delude mai». E Lei? «Spero di no, forse qualche volta avrò deluso anch'io qualche mio conoscente, qualche mio amico, qualche mio amore, e a volte il mio pubblico. E per questo chiedo scusa».

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