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Concerto dei Rolling Stones a Glasgow

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Fuma sul palco, Richards rischia la multa

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Il «giallo», durato per tutta la giornata di ieri e risolto, come si conviene a un poliziesco, con una approfondita indagine, si è risolto invece con un nulla di fatto. La cronaca: l'altra sera, durante il concerto tenuto dai Rolling Stones nello stadio di Glasgow, il chitarrista si è acceso una sigaretta. Un gruppo di non fumatori ha subito avvertito le autorità. Secondo le leggi antifumo scozzesi, è infatti proibito fumare in luoghi chiusi. Il concerto si è svolto sì in uno stadio, all'aria aperta, ma la rigidissima legge scozzese proibisce di fumare anche in luoghi «parzialmente» al chiuso e il palco risultava con pannelli su tre lati. Il comune di Glasgow, inizialmente intenzionato a sanzionare il chitarrista, alla fine ha deciso che non era stata violata alcuna legge. La decisione è giunta dopo una attenta inchiesta sul luogo dove è avvenuto il «delitto». La sanzione rischiata da Richards era, più o meno, di 70 sterline, 50 euro. «Siamo molto rigorosi nel fare rispettare le leggi», ha assicurato un consigliere comunale. Richards, che ad ogni concerto prende compensi nell'ordine delle centinaia di miglia di sterline, si sarebbe potuto permettere di pagare. Nel marzo scorso, il parlamento scozzese ha approvato una normativa che vieta il fumo nei locali pubblici, compresi i teatri e i campi sportivi. Richards non sarebbe stato l'unico ad incappare nei rigori della legge. Prima di lui, l'attore Mel Smith era stato minacciato dalle implacabili autorità scozzesi di sospensione dello spettacolo teatrale «Allegiance» qualora, nel corso della rappresentazione in cui recitava il ruolo di Winston Churchill, avesse acceso una sigaretta. Alla fine l'attore capitolò, decidendo di rinunciare al fumo ed evitando la sanzione.

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