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A settembre i film in cui è diretta da Andò e Tornatore

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E poi la fiction televisiva, se troverà, tra le tante proposte che le arrivano, un ruolo adatto a lei. Questo il futuro professionale di Claudia Gerini alla quale, intanto, è stato conferito il premio «Rodolfo Valentino», il primo riconoscimento nazionale per la sua attività di attrice, conseguito ieri sera a Lecce. È un periodo positivo per quanto riguarda il cinema. Mentre la fiction di cui è stata protagonista a maggio, «48 ore», è stata interrotta da Canale 5 perché non ha rispettato le aspettative d'audience. Come lo spiega? «La serie "48 ore" è stata vittima di una programmazione sbagliata sia per la rete, Canale 5 su cui è andata in onda, sia per il periodo, fine stagione, in cui è stata inserita in palinsesto. Essendo un prodotto giovane, costruito sui ritmi di "C.S.I.", avrebbe dovuto essere programmata su Italia Uno e nel mezzo della stagione televisiva. Adesso mi dicono che la giovane rete Mediaset la riproporrà, con le puntate mai andate in onda, in prima serata, a partire dal 6 agosto». Il cinema è il suo principale obbiettivo. Mica vuole rinunciare alla tv? «Sto assaporando il successo cinematografico di questo momento, ma amo anche fare delle incursioni sul piccolo schermo. Magari in un bel ruolo di spessore in una minifiction, oppure come ospite in programmi. Se Gianni Morandi vorrà, ad esempio, invitarmi nel suo nuovo show su Raiuno, sarò felice di parteciparvi. Come mi piacerebbe essere ospite del nuovo programma che Serena Dandini sta preparando per la terza rete. Ma non amo la tv costruita su di me, nel senso che la conduzione è lontana dalle mie corde artistiche». Recitazione, dunque, ma anche un impegno per la produzione. Ci spiega il progetto che ha in mente? «Ho commissionato ad uno scrittore la sceneggiatura di un film di cui io sarò la protagonista nel ruolo di un notissimo personaggio storico femminile. Non posso, però, rivelarne il nome per timore che qualcuno mi rubi l'idea che è assolutamente originale. Lo scrittore che la sta realizzando è una mia personale scoperta, si chiama Giacomo Genzini, è ancora poco noto al grande pubblico, ma è molto bravo. Si tratta di un progetto cinematografico costruito su di me nel quale voglio mettermi alla prova, e che contribuirò a far produrre mettendo insieme le forze necessarie. Io ho già una società che produce, tra l'altro, eventi, ma non è ancora una vera e propria casa di produzione. Su tale progetto investirò tutte le mie forze». Nel film di Andò, «Viaggio segreto» lei interpreta alcune scene di nudo. È stato imbarazzante? «Mi ritengo una professionista. Ed in quanto tale mi sono concentrata sulle emozioni, consapevole che il corpo, per un'attrice, è uno strumento di lavoro. In "Viaggio segreto" sono una donna libertina, emotivamente eccentrica che passa da forti entusiasmi a facili depressioni. Mi si vede in flash back negli anni '70: sono la madre del protagonista maschile, Alessio Boni, che all'epoca era piccolo, mentre da adulto ricorda la figura materna. Nel cast c'è Donatella Finocchiaro ed anche un cameo di Kusturica. La storia è tratta dal romanzo della scrittrice irlandese Josephine Hart». Invece ne «La sconosciuta» di Tornatore, le emozioni sono state diverse. «È la storia completamente differente. Siamo in presenza di un giallo vissuto in atmosfere di attesa e suspense. Il mio personaggio è una donna orafa, realizzatrice di gioielli di grande bellezza, separata e in preda alla solitudine. Nel cast c'è anche Pierfrancesco Favino». Le hanno mai offerto di partecipare ad un reality show? «Grazie al cielo mai. Non amo particolarmente il genere e non sono il tipo per certe avventure. Mia madre, però, li segue tutti ed io sono informata di quanto avviene attraverso il suo racconto». Cosa guarda in tv? «Sono una spettatrice attenta ma non assidua. Preferisco i programmi di attualità, di informazione e di appro

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