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«Quei miei struggenti incontri con Hemingway e De André»

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ma per tutti i musicisti Fernanda Pivano, saggista acuta e traduttrice sublime, è "quella di Spoon River". La Nanda, come la chiamano i suoi amici, ha iniziato l'attività letteraria nel '43, sotto la guida di Cesare Pavese, con la traduzione dell'"Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters: il seme da cui è germogliato il capolavoro discografico di Fabrizio De André "Non al denaro non all'amore né al cielo". «Fabrizio De André è stato uno dei più grandi poeti del secolo scorso: quando compare lui, io sono in ginocchio», ci ha confidato la scrittrice l'altro giorno durante una serata in suo onore organizzata da Marilisa Capuano per conto del Casinò di Venezia. Nel giardino di Ca' Vendramin Calergi, dove un tempo passeggiava Wagner, la Premiata Forneria Marconi ha riproposto le canzoni dello storico tour De André-PFM del 1979: «Mi hanno riportato a emozioni lontane, ma indimenticabili: durante il concerto mi sono messa a piangere e il cuore era sul punto di scoppiare». La PFM ha cantato anche "La guerra di Piero", che diede inizio al sodalizio artistico fra la Pivano e De André: «Il nostro primo incontro fu molto romantico. Avevo chiesto il permesso di inserire quel testo in un'antologia della pace e un giorno, come nelle fiabe, mi telefonarono per dirmi che Fabrizio voleva vedermi. Forse chiamava da sotto casa, perché arrivò dopo pochi minuti, lasciandomi a bocca aperta: gli dissi che ero orgogliosa d'incontrarlo e lui si dichiarò altrettanto orgoglioso di parlare con me. E mi chiese se potevo esaudire un suo grande sogno: mettere in musica la mia versione di "Spoon River"». Fernanda Pivano, che il 18 luglio compirà 89 anni, sta lavorando a una monumentale autobiografia («Ho già scritto 1500 pagine e mi mancano ancora 10 anni di vita»), che offre la sua visione acuta di un secolo di storia e cultura attraverso aneddoti personali come il primo incontro con Hemingway nel 1948: «Il 10 ottobre avevo avuto, incontrando Hemingway a Cortina, una delle più grandi, forse la più grande, emozione della mia vita - si legge in un inedito dell'autobiografia presentato in anteprima a Venezia -. Mi aveva mandato una cartolina invitandomi ad andare a trovarlo: aveva saputo che le SS tedesche, in una retata da Einaudi, avevano trovato il mio contratto per la traduzione "A Farewell to Arms" ("Addio alle Armi"; nda), libro proibito dal governo fascista, e mi avevano arrestato. Ora voleva conoscermi, diceva la cartolina, ma io avevo creduto a uno scherzo di dubbio gusto, e l'avevo buttata via». Dopo il live della PFM, c'è stata una cena di gala al casinò di Venezia: la Nanda ha ricevuto due mazzi di fiori da Vasco Rossi e Dori Ghezzi (compagna di De André) e l'omaggio di molti amici, fra cui Gino Paoli, Dolcenera, Carlo Fava e Giulio Casale, che da ottobre porterà in tour lo spettacolo "Polli di allevamento" di Giorgio Gaber, rendendo così omaggio a un altro grande artista amato dalla signora italiana della Beat Generation.

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