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Ferilli accusa la Rai «Non mi valorizza»

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La vicenda raccontata è liberamente tratta dall'omonimo libro di Alberto Moravia, prodotta da Angelo Rizzoli con la sceneggiatura di Laura Toscano e Franco Marotta e con la regia di Pasquale Pozzessere. Ma questo sarà, almeno per adesso, l'ultimo ruolo dell'attrice per la Tv di Stato: infatti al momento non sono previste altre fiction destinate alla Rai con la Ferilli protagonista. La scelta di mandare in onda «La provinciale», considerato uno dei gioielli di famiglia di Raiuno, in un periodo di smobilitazione della platea televisiva come quello a cavallo della festività del Primo Maggio, è stata giustificata dall'azienda come conseguenza dello stravolgimento dei palinsesti e quindi anche della programmazione della fiction, a causa delle recenti elezioni politiche. La Ferilli, dopo aver ammesso di aver sperato in una collocazione autunnale, la più idonea al prodotto per il clima serio e drammatico della storia raccontata, ha svelato la sua sorpresa nell'aver saputo solo quindici giorni fa dell'imminente programmazione che ha necessariamente fatto accelerare i tempi del doppiaggio della miniserie. «Per la Rai ho realizzato le mie interpretazioni più prestigiose, mi auguro però che l'azienda sappia gestire a tutti i livelli la responsabilità di pubblicizzare nel migliore dei modi i suoi prodotti più ambiziosi. Io ad esempio non so ancora in quale trasmissione andrò a reclamizzare "La provinciale"», ha concluso la Ferilli che, solo in fase di conferenza stampa, sarebbe stata avvertita di dover essere presente nella fascia di «Domenica in, Ieri oggi e domani» condotta da Pippo Baudo. Un impegno già programmato si è affrettata a puntualizzare Raiuno. Agostino Saccà, responsabile di Raifiction ha smussato gli angoli dell'evidente delusione della protagonista confermando l'impegno della Rai nel promozionare un prodotto di prestigio come «La provinciale» che tra l'altro è la seconda miniserie di una collana di dieci fiction destinate nell'arco dei prossimi sei anni a raccontare la storia del Novecento attraverso la letteratura. La prima fiction è stata «Il bell'Antonio», già andata in onda, la terza, sarà «Le ragazze di San Frediano» con Martina Stella e Gabriella Pession le cui riprese inizieranno a giugno. Nel cast de «La provinciale» ci sono anche Stefano Dionisi, Barbara Bouchet, Lisa Gastoni ed Enzo De Caro nel ruolo di un poliziotto tanto convincente che Agostino Saccà, responsabile di Raifiction, vorrebbe trarne uno spin off, ovvero una serie parallela, tutta incentrata su di lui. Intanto per la Ferilli non ci sono progetti imminenti su Mediaset, a parte la miniserie «Dalidà» che avrebbe dovuto andare in onda forse a maggio su Canale 5 se Raiuno non avesse collocato «La provinciale» nel prossimo fine settimana. Ma per l'attrice si parla di un progetto a più lunga scadenza che sarebbe in cantiere da almeno due anni: dovrebbe essere la protagonista assieme a Nancy Brilli della versione italiana di «Desperates Housviwes», una serie televisiva, forse destinata o a Mediaset oppure alla Tv satellitare, di cui attualmente stanno scrivendo la sceneggiatura Rita Rusic e Cristina Farina. La serie sarà prodotta dalla Endemol. Secondo alcune indiscrezioni potrebbe esserci nel cast anche Valeria Marini. Per quanto riguarda «La provinciale», la Ferilli svela che è la prima volta che si cala in un personaggio ermetico, denso di una femminilità differente dai toni viscerali e passionali ai quali aveva abituato il suo pubblico.

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