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Si svela il segreto del Vangelo di Giuda

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30in Italia) presso la National Geographic Society a Washington. Rimasto ignoto per 1.700 anni, il manoscritto è stato ricostruito, autenticato e tradotto grazie ad uno sforzo congiunto a livello internazionale che ha visto la partecipazione di National Geographic, della Maecenas Foundation for Ancient Art e del Waitt Institute for Historical Discovery. Alcune pagine ricostruite del manoscritto verranno mostrate in pubblico per la prima volta e - secondo quanto annunciato dal National geographic channel - presenta la figura di Giuda sotto una nuova luce. Il papiro manoscritto fu scoperto in Egitto negli anni '50-'60 ma il suo proprietario non ne avrebbe compreso il significato fino a tempi molto recenti. Acquistato dalla Fondazione per le arti artiche Maecenas di Basilea e dal National Geographic il testo, ricostruito, autenticato e tradotto (in inglese, tedesco e francese) alla fine di un lungo lavoro sarà presentato giovedì prossimo a Washington. È possibile che i contenuti del manoscritto riaprano il dibattito e aggiornino le ricerche sul cristianesimo delle origini con qualche eventuale riflesso sulla dottrina. L'esistenza del Vangelo di Giuda - che originariamente era in greco antico - è attestata dal vescovo di Lione, Sant'Ireneo, che denunciò il testo come eretico nel II secolo. Fu attribuito ai «Cainiti», gnostici che giustificavano sia il fratricidio di Caino sia il tradimento di Giuda come atti indispensabili, e previsti da Dio, per la caduta e conseguente salvezza dell'umanità. Giuda, in sostanza, sarebbe stato, quindi, strumento della salvezza e per questo i Cainiti celebravano il «Mysterium proditionis». Il manoscritto - che, secondo alcuni, dovrebbe essere composto all'incirca di 30 pagine - è scritto in copto, lingua nazionale dell'Egitto a partire dall'epoca della conversione al Cristianesimo verso la metà del III secolo. Il copto si basa sulle 24 lettere dell'alfabeto greco integrate da sette voci derivate dal demotico per rendere i suoni particolari della lingua egiziana sconosciuti in greco. Essa comprende, cosa unica nella tradizione linguistica egiziana, anche le vocali; era inoltre scritta sempre da sinistra a destra, in linee orizzontali senza divisione tra le varie parole con una punteggiatura minima. Ancora oggi si usa nella liturgia della messa cristiana in Egitto. Sant'Ireneo nella sua opera «Contro gli eretici» afferma che i Cainiti sostenevano che «solo Giuda il traditore conosceva la Verità come nessun altro e che per questo ha realizzato il mistero del tradimento, in seguito al quale tutto, in terra e in cielo, rimase sconvolto. Essi hanno dunque prodotto una storia fondata su dette basi e l'hanno chiamata Vangelo di Giuda».

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