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Ferro nella notte dei talenti

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DUETTI

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Rock-blues anche per Alex Britti che condividerà il pedale del suo strumento e gli assoli con la sua Blues Band formata da Max Gazzè, Antonio Santirocco e Mark Hanna. Formula 3 per Anna Tatangelo: la sua "tosta" interpretazione sarà arricchita da Ricky Portera (tecnica e calore) e Alberto Radius (graffio e ruvidezza). Già in una botte di Ferro per i voti accumulati, Michele Zarrillo avrà al suo fianco nientemeno che l'autore di "Xdono". Un debutto sanremese per Tiziano Ferro (nella foto) che, appena un anno fa, aveva dichiarato: «Non sono mai andato al Festival di Sanremo e mai ci andrò: è un limite alla vita». Preso per i capelli, ma felice del passaggio sanremese in occasione dell'uscita del suo nuovo cd, Nicolò Fabi, accompagnerà gli Zero Assoluto. Una sessions artisticamente genuina per affinità romane, almeno quanto la jam di Britti. Inacciuffabile la doppietta Venuti-Servillo. Persa l'occasione di vedere una accanto all'altra le due teste tirate a lucido in una performance che aveva già fatto pensare ad una parodia degli Avion Travel, arriverà Stefano Di Battista, già in veste di marito di Nicky Nicolai. Oltre al noto sassofonista e dopo il no di Giorgia, la Nicolai si avvarrà del piano di Giovanni Allevi, il giovane e riccioluto talento ascolano. Questione di compensazione. Il jolly della serata avrà il broncio di Loredana Bertè, offesa perché privata dell'onore di consegnare personalmente il premio della critica intitolato a Mia Martini. Il suo amico Ron e l'organizzazione del Festival stanno tentando, attaccati da ore alla sua segreteria, di farle cambiare idea. Alla fine darà il Premio, canterà con "L'uomo delle stelle" o perderà la coincidenza. Deja-vù per Ron e Tosca, a dieci anni dalla loro vittoria in coppia. La cantante romana, attualmente più presa dal teatro che dalla canzone, teme la trappola dello stereotipo sanremese ma ci sarà e assicura: «è solo per brindare insieme a quella vittoria». Laureato in biologia, cantautore, entertainer, pianista e chitarrista appassionato di ragtime, il comico di Zelig, Flavio Oreglio, accompagnerà gli Sugarfree. Non basterà a farne un momento catartico del Festival. Professore a tutti gli effetti, dalla cattedra del Premio Tenco, Roberto Vecchioni, a 33 anni dalla sua prima ed unica partecipazione, salirà sul palco della kermesse in qualche modo avversaria. Merito dei Nomadi che hanno scritto un pezzo timbricamente vecchioniano e dello spirito goliardico del cantautore che archivia così la questione: «Il posto dove suoni è un luogo mentale». Sarà. Proviamo a chiederlo ai Ragazzi di Scampia. In loro aiuto arriverà Tullio de Piscopo e non è esclusa una sorpresa dell'ultima ora di Gigi D'Alessio, artefice di tanta ammuina. Simona Bencini con Sarah Jane Morris (la rossa tigre inglese torna a 15 anni dalla vittoria con Riccardo Cocciante), hanno disinnescato l'esplosione di ossigeno di Spagna e Platinette (l'opinionista ci risparmierà la sua prova di voce). Niente da fare anche per Luca Dirisio che avrebbe dovuto esibirsi con Riccardo Fogli e per il gruppo Carlo Fava, Noa e Solis String privati di Gil Dor e Richard Galliano. Tim. Pin.

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