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Il futuro del cinema? È tutto di cartone

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E, più esattamente, il 21 aprile, quando le sale italiane saranno invase dall'«Era glaciale 2», l'atteso sequel del film targato Fox, realizzato quasi interamente in 3D dal laboratorio americano di effetti speciali Blue Sky. Ieri, al Future Film Festival di Bologna l'art-director Tom Cardone (americano con nonni campani e abruzzesi) ha ingolosito gli appassionati di questo genere cinematografico, fornendo uno spettacolare assaggio di 15 minuti del nuovo film con protagonisti gli eroi sotto-zero della Preistoria, dal mammuth Manny al bradipo Sid, dalla tigre dai denti a sciabola Diego allo scoiattolo Scrat, che nel 2002 con «Ice Age» avevano sbancato i botteghini, incassando 380 milioni di dollari in tutto il mondo (9 milioni di euro solo in Italia). «L'era glaciale 2», tuttavia, non è che la punta del massiccio iceberg composto da numerose novità che l'ottava edizione della rassegna bolognese, oggi al termine, ha messo in vetrina durante 5 giorni di anteprime e incontri. Animazione in stop-motion, plastilina, matte-painting, compositing, fotorealismo, immagini in 3D, Flash, sono state le tecniche, i programmi e i codici più citati al Future Film Festival. E se il giapponese «Kyashan - La rinascita», di Kiriya Kazuaki, film visionario dalle ambientazioni retro-futuristiche, ha mostrato gli straordinari incanti delle immagini «live» accoppiate a quelle sintetiche del computer (come del resto è accaduto con i già visti «King Kong», «Le cronache di Narnia» e «Harry Potter e il calice di fuoco», di cui a Bologna sono stati svelati i «segreti» degli effetti speciali), non meno intriganti sono apparse le avventure dei pupazzi di plastilina e legno creati nel laboratorio inglese Aardman per il film di Nick Park e Steve Box «Wallace & Gromit - La maledizione del coniglio mannaro». Coprodotto con DreamWorks, sbarcherà da noi in primavera anche questo simpatico thriller-horror. Il 7 aprile, poi, sarà sugli schermi italiani «Terkel», la creatura in 3D dei danesi Kresten Vestbjerg Andersen , Stefan Fjeldmark e Thorbjoem Christoffersen. Le voci di Elio e le storie tese, Lella Costa, Claudio Bisio e Simone D'Andrea, sono il divertente valore aggiunto della versione italiana delle animazioni europee in computer-grafica di «Terkel» e dei suoi compagni di scuola. Bisognerà, infine, aspettare l'autunno o, forse, il prossimo Natale per l'arrivo di «Cars» (Auto), l'ultimo lungometraggio di cartoons in 3D che la Pixar sta realizzando per Disney, come ha confermato Andrew Jimenez, curatore della grafica e di alcuni effetti del film. A Bologna, Jimenez ha presentato il nuovo corto della Pixar «One Man Band», che sarà in concorso al prossimo Imagina di Montecarlo. A Imagina ritroveremo fra i favoriti del festival anche «L'era glaciale 2» che, come ha rivelato Tom Cardone al Future Film Festival, ha richiesto ben 6 anni di lavorazione: 4 per mettere a punto la storia e 2 per la produzione, che ha visto all'opera 250 professionisti, tra animatori e tecnici. In Italia, le voci saranno ancora quelle del cast di doppiaggio del primo film: Claudio Bisio (Sid), Leo Gullotta (Manny), Pino Insegno (Diego), con l'aggiunta di Roberta Lanfranchi per la voce della mammuth Ellie. «Ogni seguito di un film di grande successo pone serie difficoltà in termini di coerenza e di novità - ha commentato l'art-director di "Ice age 2" - perché il pubblico si aspetta le situazioni e le battute che tanto lo hanno divertito nel film precedente, ma vuole anche situazioni diverse. Io credo che il segreto del successo di "Ice Age" siano le emozioni offerte dai suoi personaggi. Perciò, noi siamo stati attenti a non cambiare lo stile dei protagonisti, ma a confermarlo in nuove avventure». E queste avventure prendono spunto dallo scioglimento dei ghiacciai? «Il film parte con la fine dell'era glaciale e gli animali che ritrovano il loro habitat naturale. Ma Manny, Sid e Diego si rendono conto che il paradiso dove vivono sta per

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