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Mimun: «Se c'è la qualità gli ascolti non mancano»

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«La possibilità di realizzare l'approfondimento di prima serata da parte della redazione del Tg1 - ha aggiunto Mimun - rappresenta una grande opportunità da cogliere con impegno e senso di responsabilità. Quel che conta è realizzare un prodotto interessante e di qualità, perché se c'è qualità difficilmente mancheranno gli ascolti». Il buon risultato, 7.462.000 telespettatori con il 26,71% di share, è stato commentato da Michele Bonatesta, senatore di An, membro della commissione di Vigilanza sulla Rai: «Mimun dimostra che non c'è bisogno di Enzo Biagi». ha detto riferendosi al nuovo programma delle 20,30 condotto dal direttore del Tg1 nello spazio che fu del «Fatto». «La puntata d'esordio della striscia quotidiana di approfondimento curata dal Tg1 e condotta da Clemente Mimun - dice Bonatesta - che non a caso ha fatto registrare un ottimo successo di ascolti, è la prova provata che per fare giornalismo di qualità e di ricerca della verità su Raiuno, in una fascia oraria tanto strategica quanto difficile, non c'e bisogno di Enzo Biagi. Anzi. Trasmettendo il video dell'agghiacciante esecuzione di Fabrizio Quattrocchi fino al punto in cui era giusto trasmetterlo, per non indulgere nella spettacolarizzazione e nel sensazionalismo e rispettare innanzitutto il dolore dei familiari della vittima, dando voce alla sorella di Fabrizio e a Maurizio Agliana e offrendo ai telespettatori un commento breve ma ficcante ed efficace. Mimun ha scritto una bella pagina di giornalismo. Auspichiamo che anche la sinistra ne dia atto al direttore del Tg1 e si complimenti con lui. Come facciamo noi», conclude Bonatesta.

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