I protagonisti sono quasi tutti ragazzi alla prima esperienza Nel cast Tilda Swinton La prima a Londra il 7, nelle sale italiane arriverà il 21
La pellicola, tratta dai romanzi dell'inglese C. S. Lewis, scrittore irlandese che fu amico di Tolkien e Charles Williams (quello di «L'inferno non ha fretta», roba per amanti del noir), segna al tempo stesso un ritorno al passato per la Disney e un balzo verso il futuro. Nel film ci sono gli elementi classici della favola, forse un po' abbandonati negli ultimi film della casa di Topolino e Paperino, ma che sono stati la struttura portante della Disney dei tempi di Walt, e in più con questa pellicola si guarda al domani, nella speranza di rinverdire i fasti di un gruppo che, ultimamente, ha avuto più problemi che successi. Il film, che sfoggia le più raffinate novità in fatto di effetti speciali e che congiunge attori reali e scene create con il computer, vede quattro bambini proiettati in un mondo magico. Ci sono gli ingredienti classici delle favole: un armadio incantato, un mondo da favola, una strega e un leone parlante, ma tutto, nella storia tratta dalla serie di racconti che Lewis iniziò a scrivere nel '49, è permeato da un senso di profonda religiosità cristiana. Tanto che la pellicola, che sarà proiettata a Londra il 7 dicembre come prima ufficiale e arriverà il 21 sugli schermi italiani, ha suscitato profondo interesse tra i cristiani d'oltreoceano, che sono rimasti colpiti, soprattutto, dai valori che animano la storia, come il sacrificio, la generosità, l'altruismo. Il progetto della Disney appare evidente soprattutto se si considera che le «Cronache di Narnia», con 100 milioni di libri venduti, sono la seconda serie per bambini più famosa al mondo. La prima è la saga di Harry Potter, che sta facendo la fortuna della scrittrice J.K. Rowling e dei produttori dei film. La Disney e il suo partner nell'impresa, Walden Media, vorrebbero ottenere un successo analogo e per questo hanno puntato, oltre che sul film, su una ricca oggettistica nella quale appaiono prodotti di tutti i generi: un videogioco, album, giocattoli, persino una carta igienica marcata «Narnia». Il film è firmato da Andrew Adamson, regista dell'ultimo «Shrek», e ha un cast di ragazzi tutti per lo più alla prima esperienza cinematografica. Tra gli interpreti anche Tilda Swinton, quella di «Orlando» (1992), «Young Adam» (2003) e molti altri film, alla quale è stata affidata la parte della strega. Se alla Disney riuscirà l'impresa di fare lo sgambetto ad Harry Potter con questo film, costato globalmente 250 milioni di dollari, il cinema godrà a lungo della compagnia dei personaggi di Lewis. Infatti «Le cronache di Narnia» è composto da sette romanzi e c'è materiale per un gran numero di film. Resta da chiedersi se il mondo incantato di Narnia riuscirà a stregare il pubblico come ha fatto Harry Potter. Probabile, ma non scontato: non tutte la magie riescono con il buco. Nemmeno alla Disney.