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Boldi: «Con Christian ho chiuso»

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Il comico «divorzia» anche dal produttore Aurelio De Laurentiis

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Da un uomo. Anzi, da due. «Sì, è vero, "Natale a Miami" è l'ultimo film che farò con Christian de Sica e con la produzione di Aurelio De Laurentiis. Ho deciso di voltare pagina». Stavolta è vero. Lo si capisce dal fatto che, contrariamente a tante altre volte, Boldi è serissimo, consapevole del fatto di interrompere un sodalizio artistico tanto longevo quanto fortunato che per vent'anni lo ha legato alla FilmAuro e a Christian De Sica. In realtà, dell'addio tra i due comici si vociferava da un pezzo, anche se De Sica, còlto sul set della pubblicità in cui indossa l'uniforme da vigile urbano, ci scherza sopra: «Ma no, non sto scrivendo una multa a Boldi. Si tratta di una lettera d'amore a Adriana Lima (la splendida top model brasiliana coprotagonista dello spot ndr). Che ne dite, è meglio lei o no ? Eppoi non è detto che magari da vecchi, cioè tra non molto) Massimo ed io non si faccia ancora un altro di film insieme...». Disaccordi, qualche accusa, un po' di malintesi: come per tutte le coppie, anche stavolta sono questi i problemi che hanno portato alla separazione tra i due attori dopo vent'anni insieme, venticinque film e, soprattutto, una montagna di milioni di euro d'incasso (100? 150?) con cui i loro film, prima firmati dai Vanzina, poi da Neri Parenti, hanno sbaragliato concorrenze temibili nel mercato natalizio. Tre settimane sotto le feste che da sole, in termini di biglietti venduti, valgono quasi metà dell'intera annata cinematografica ed in cui, tanto per fare un esempio, l'accoppiata vincente ha surclassato per ben due volte la banda Clooney-Pitt-Damon-Roberts di «Ocean's Eleven» e del sequel «Ocean's Twelve», dando sonori ceffoni anche a molti concorrenti italiani. Se Boldi e De Sica valgono coppie altrettanto storiche e redditizie del nostro cinema brillante come Totò e Peppino o Franco e Ciccio, lo stabiliranno in seguito critici e studiosi. Resta però un briciolo di rimpianto nel constatare che, al momento, mancano talenti in grado di rimpiazzarli, almeno agli occhi del grande pubblico Per la cronaca, De Sica resterà con De Laurentiis, mentre Boldi si dirigerà verso Medusa. «Diretto da Neri Parenti, "Natale a Miami" si articola in due episodi di cui siamo protagonisti io e Christian - rivela Boldi, che si impappina sul verbo - due storie che si intrcc..incr.., si, insomma, che si "intersecano" ed in cui si ride molto, anche se durante la lavorazione abbiamo beccato anche un ciclone ed un paio di tornado. Andati e tornadi!». Se Boldi ritrova il buonumore, De Sica-vigile non è da meno. «E no, veramente il tornado me lo sono preso io! Sono stato chiuso in albergo per due giorni mentre la città era spazzata dall'uragano Katrina. Ma vi rendete conto ? Uno va a Miami e trova l'uragano! - racconta - Comunque il film fa molto ridere. In una scena io e Boldi andiamo a cena da un serial killer, una casa dove io scambio per un quadro di Pollock una tela coperta da uno schizzo di sangue, e dove poi siamo costretti a mangiare dei... testicoli umani, tipo "Hannibal". In realtà si trattava di un tipo di mini-salsicce che fanno a Miami, dal sapore forse ancora più cattivi dei testicoli veri. Puah!». Il film verrà lanciato per le feste e, in quell'occasione, i due si incontreranno ancora davanti a fotografi, telecamere e giornalisti. Di solito, in queste occasioni, Boldi e De Sica si baciano: «Siamo come Sandra e Raimondo» è solito scherzare De Sica in queste occasioni, mentre a Boldi la battuta non piace più («ormai è vecchia come il cucco!»). Staremo a vedere se il bacio ci sarà: a Natale, in fondo, siamo tutti più buoni, no?

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