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NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE DEL MAGAZINE

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Grillo, un eroe italiano per «Time»Aveva previsto il crack Parmalat, oggi le sue battute al vetriolo corrono via Internet

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Un titolo conquistato a colpi di gag che gli sono costati una carriera televisiva: nel mirino del comico genovese argomenti scottanti come scandali finanziari e corruzione politica ma, scrive il Time, si può bandire Grillo dalle televisioni, ma non si può soffocare il suo umorismo politico davvero unico. L'articolo ricorda il modo diretto e sferzante con cui Grillo affrontò, o meglio previde, il crack della Parlamat («potrebbe tranquillamente fare il revisore dei conti invece del comico»), o indirizzò battute affilate e pesanti contro Craxi e i socialisti in tempi non sospetti, nel lontano 1987, proprio dagli schermi della tv pubblica. Una scelta che lo mise fuori dal sistema Rai-Mediaset. Grillo è attualmente il «re del blog»: ha scelto infatti di comunicare con il pubblico senza alcuna forma di mediazione. «Del resto - sostiene - non mi sembra che di questi tempi il mondo dell'informazione goda di ottima salute, soprattutto in Italia. Basti pensare ai giornali, agli editori, o alle televisioni in mano agli sponsor». Meglio allora «un'informazione interpersonale» che attraversa la rete e coinvolge direttamente le persone. Ma, avverte, «la può sostenere solo chi ha una buona reputazione». Infatti, sottolinea Grillo, «nessun politico ha mai fatto blog, evidentemente non hanno le carte in regola». Grillo, comunque, non sembra attualmente interessato a trovare uno spazio televisivo: «La Tv non mi attrae più come mezzo. Anche perchè si ha l'impressione di essere informati per la pioggia di notizie che ci riversano addosso, ma è soltanto un'impressione». E cita l'esempio della censura: «Qualche paletto serve, guai se ci fosse la libertà totale. Non fa brillare...In Russia quando c'era Breznev si leggeva il Washington Post». «In Italia però, ed è questo il vero problema, si fa finta che la censura non esista affatto». Il blog di Grillo è al trentatreesimo posto fra quelli più frequentati del mondo: «Segno che la gente guarda, osserva, non ci ha perso di vista». L'ultimo bersaglio è il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio e, scrive il Time, «a volte quando il corpo politico è malato, una risata è la miglior medicina».

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