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Antonio Ricci alla vigilia della nuova edizione di «Striscia»: l'azienda mi bloccò durante lo scontro con Bonolis «Gli scoop estremi? Una strada senza ritorno»

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Per Enzo Iacchetti appuntamento il 15 novembre. Le due nuove veline sono la bruna Melissa Satta e la bionda Thais Wiggers. Dario Ballantini proporrà la parodia dell'avvocato Giulia Bongiorno. Antonio Ricci, come si prepara a vivere il nuovo scontro con Affari tuoi che ha subito superato Paperissima sprint? «Lo riconosco, è geniale da parte di Raiuno aver pensato a Pupo. Nessuno voleva prendere l'eredità di Bonolis. Ma il format è forte e da Pupo alla Carrà c'è "varieganza" di personaggi che possono condurlo. Non temo la concorrenza di un game show, il nostro competitore è sempre un varietà: una volta era Sarabanda su Italia uno. Conclusa Sarabanda, qui 9 milioni di fanatici del quiz si sono riversati su Raiuno». Non è che sta già gongolando per il crollo di Bonolis al timone dei programmi calcistici di Canale 5? «Io non ho mai gongolato, quando ci sono i disastri li paghiamo tutti. Questa è una lezione per abbassare il tono di certe esagerazioni. Ma sono certo che Bonolis saprà rimettersi in piedi. Ma non può andare in onda da solo, come si è visto nella trasmissione di mercoledì, perché nessuno può bastare a se stesso. Bonolis si è inserito da solo in un "cul de sac"». Ma la ritiene pareggiata la sfida con i pacchi di Bonolis lo scorso anno? «Il problema dei pacchi l'avevamo risolto lo scorso anno quasi raggiungendo Bonolis. Poi i più alti vertici dell'azienda ci hanno detto di lasciarlo andare perché ormai l'uomo era dei nostri. Ricordo quando scoprimmo che una produttrice di Affari tuoi aveva fatto giocare il compagno. Gli spot sulla puntata che avevamo realizzato non sono mai stati mandati in onda. Poi con un espediente siamo riusciti ad inserirli nel Tg5 di Rossella. Ma solo per una volta. Avendo capito che Bonolis era oramai dei nostri non ho ritenuto opportuno andare con Striscia al Festival di Sanremo. Ma è stato per Mediaset un bene aver riportato Bonolis a casa». Cosa ne pensa dei servizi estremi come quelli mandati in onda da «Le Iene» ? «Se inseguiamo l'estremo imbocchiamo una strada di non ritorno. Può andare bene come scoop solo una tantum. Vale anche per Matrix con le notizie drogate su Kate Moss». Ma le piace la trasmissione di Mentana? «È un esperimento interessante e divertente, ma non è semplice fare ascolti. Capisco la sfida di Mentana di trovare argomenti sempre nuovi». E il ridimensionamento di Striscia a causa di Affari tuoi? «È stato rotto il tabù della corazzata invincibile, il che ci ha fatto bene. Ma certo non siamo stati neppure così "sfigati" come qualcuno ha voluto etichettarci».

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