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A Memphis il partito degli scontenti contro i fan di Elvis

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C'è chi, a 28 anni dalla morte del Re del rock'n'roll (avvenuta il 16 agosto 1977), ha organizzato la «Death Week», settimana di celebrazioni negative dedicate a Elvis. Molti abitanti, infatti, non ne possono più dell'identificazione di Memphis con Presley: rivendicano che la città del Tennessee abbia dato i natali non solo ad Elvis ma anche ad altri grandi musicisti, come Al Green, alla grande Aretha Franklin, a Isaac Hayes, Ike e Tina Turner e anche ad una leggenda del blues come B.B.King. Contro Elvis, insomma, si sta formando, ed è ogni anno più forte, un vero e proprio movimento guidato dai residenti di Memphis, insofferenti alla folla di turisti che ogni anno si riversa nella città trasformandola in un enorme circo ad uso e consumo dei media di tutto il mondo: non a caso le radio locali rifiutano categoricamente di trasmettere canzoni di Presley durante la settimana a lui dedicata e pochissima musica di Elvis viene programmata sulle stazioni della zona anche nel resto dell'anno. Non solo: molti abitanti di Memphis si tengono alla larga dalla zona in cui avvengono le celebrazioni e i più irriducibili avversari di Elvis e, soprattutto, dei suoi fan, negano durante la settimana a lui dedicata di essere residenti della città del «King». Quest'anno poi grande successo ha avuto il tradizionale «Dead Elvis Ball», ballo che prende in giro il concorso organizzato dai fan di Elvis per trovare il sosia migliore del cantante. Al «Dead Elvis Ball» non c'è alcun rispetto per il celebre concittadino: vi prendono parte le caricature più irriverenti di Presley, pupazzi grotteschi, uomini grassi che irridono impietosamente il fisico di Presley negli ultimi anni di vita. In vendita anche magliette con lo slogan «Elvis è morto, facciamocene una ragione». Al ballo anti-Elvis quest'anno ha suonato una cover-band che aveva in scaletta un repertorio dei più svariati musicisti, da Wilson Pickett e Van Morrison, con una sola incursione, alla fine della serata, nel catalogo di Elvis, per una parodia che ha messo alla berlina la vita del cantante di «Jailhouse rock». Ovviamente la parte ufficiale, quella che attrae i turisti, non tiene conto delle critiche: oltre 30mila turisti da tutto il mondo sono arrivati a Memphis per partecipare e divertirsi alla «Elvis Week». Il concorso per i sosia, chiamato «Images of the King», dura una settimana ed è organizzato dal veterinario di famiglia dei Presley Edward "Doc" Franklin. Non è mancata, come ogni anno, una veglia ripresa dalla televisione in onore del Re e ogni giorno Graceland, la casa dove Presley visse e morì nel 1977 per un attacco cardiaco, è affollata di turisti. Con buona pace dei residenti di Memphis e del «Dead Elvis Ball».

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