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«Video shock? Cercavamo solo immagini forti»

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SUBSONICA

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La descrizione riguarda il nuovo videoclip targato Subsonica, tagliato dalle emittenti televisive musicali da tutti i programmi pomeridiani per tutelare gli occhi dei più piccoli: il piccolo schermo ha bollato con un «Censured», quindi, Max Casacci, Samuel, Boosta, Ninja, Bass-Vicio: i cinque cresciuti nell'ambiente tutto elettronico della Torino della fine degli anni Novanta. I Subsonico quindi si sono ritrovati - e in piena tournée, visto che la serie di concerti terminerà solo a settembre - catapultati in un pasticciaccio televisivo: il video viene tagliato fuori dalla fascia pomeridiana, e ancor prima di essere proiettato sul piccolo schermo: sembra di rivivere la scena dei baci tagliati di Nuovo Cinema Paradiso, messi all'indice per non disturbare il buon gusto del pubblico. A raccontare la vicenda Max Casacci, portavoce chitarra e cuore dell'intero gruppo. Ciò nonostante, questa sera il «Terrestre tour», una retrospettiva del gruppo, sbarcherà in territorio pontino con il concerto che si svolgerà stasera a Latina all'interno dello Stadio Comunale Francioni, in uno spettacolo nel quale il rock e l'elettronica vengono fusi insieme. Da chi è stato firmato il video clip? «Da Luca Pastore, che non è nuovo a questo genere di esperienze: non è davvero il primo clip che firma, sia rispetto alla sua carriera personale che in rapporto a noi». Per la pellicola, gli avete lasciato carta bianca? «Siamo abituati a delegare un determinato progetto a un collaboratore. Solo quando questo ultimo ha tracciato le linee guida entriamo in gioco noi, il resto del gruppo. In linea generale prendiamo atto del video, ne parliamo, ne discutiamo insieme». Quale idea vi siete fatti della "censura" televisiva? «Non saprei... probabilmente era un taglio fatto per evitare che qualche bambino si imbattesse nel video, ma a parte ciò non avremmo un'altra spiegazione valida. Non abbiamo capito, insomma, se il video verrà proiettato a notte fonda per proteggere i più piccoli, i bambini e se quindi, invece di tagliare alcuni pezzi di pellicola, hanno preferito semplicemente rimandare al dopo cena il clip». Un video definito shock. Quale erano le intenzioni della pellicola? «Creare un video di forte impatto emotivo, un video viscerale. Ne avevamo parlato e, naturalmente, non è la prima volta che lavoriamo con Pastore, che oltre a curare i clip trasmessi dalle trasmissioni televisive musicali si prende cura anche delle immagini che vengono proiettate durante i concerti».

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