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Martinez: «Non so stare senza l'Italia»

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Che differenza c'è tra il mondo della danza e il mondo del cinema? «C'è una differenza fondamentale tra l'approccio della ballerina e l'approccio dell'attrice. La ballerina recita con il corpo, l'attrice, la brava attrice, recita anche e a volte con la testa. Comunque sono sicuramente due modi di comunicazione. I linguaggi sono a volte diversi. Io amo entrambe queste discipline. Perché sono proprio discipline». Il suo primo contratto professionale? «L'occasione ghiotta fu una tournée a Parigi del New York City Ballet fondato e diretto dal grande coreografo russo Georges Balanchino. Il maestro mi nota in un'audizione e mi sceglie per la sua succursale europea del Teatro dell'Opera di Zurigo. Entro a far parte del corpo di ballo e firmo così il mio primo contratto di lavoro. Avevo solo 15 anni». È facile per una donna sedurre un uomo, difficile invece è rubargli una storia d'amore. Condivide? «A volte è così, non sempre. Una donna può sedurre un uomo. Certamente è più difficile vivere una storia d'amore. A me piacciono le storie d'amore nella vita e sullo schermo. Un insegnamento che mi viene proprio da mio marito Claude Lelouche. Lui seduce tutti sia nella vita che sullo schermo». L'amore è... «L'amore intanto è il liet-motiv di tutti i film di Claude Lelouche, mio marito. E sa perché? Perché l'amore è il motivo conduttore della sua vita. L'amore è immersione profonda, l'amore è assoluto, l'amore è condividere la vita insieme ad un'altra persona. L'amore è tutto questo e ancora di più». Parigina o romana? «Sono nata a Roma. Mi sento italiana. Parigi comunque è stata sempre nella mia vita. A cinque anni mi sono trasferita nella capitale francese con i miei genitori e lì ho cominciato a frequentare i primi corsi di danza classica. Amo la Francia, Parigi, ma non so stare senza l'Italia, senza Roma». Teatro, cinema, tanta fiction anche in Italia. Ha qualche preferenza? «No. Amo il mio lavoro, mi esprimo con il mio lavoro. Il cinema è più elitario. La danza anche, la fiction ti dà popolarità». E la televisione? «La televisione la conosco. L'ho frequentata. La televisione, ribadisco, ti regala tanta popolarità. Per me è stato un inizio entusiasmante. Ora la mia strada è quella della recitazione». Ha paura di qualcosa? «Ho paura della vita che mi affascina sempre e tanto. La vita va vissuta. Io la vivo ogni giorno. Con uno sguardo al passato, uno al presente e proiettata a volte nel futuro. Mi auguro di continuare su questa strada».

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