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Dalla scrive il mare e lo difende

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Il cantante: «L'acqua è sotto attacco. Nel prossimo cd un altro pezzo sul blu»

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Venturini ha così voluto raccogliere quarant'anni di passione subacquea, praticata con oltre settemila immersioni. E Lucio Dalla ha collaborato all'iniziativa, prestando per il dvd parole e musica, e altri suoi pensieri per la presentazione, alla quale ha partecipato, tra gli altri, il sottosegretario agli esteri Giampaolo Bettamio. «Il mare - per Lucio Dalla - è il primo bene da tutelare. Un po' come la nostra anima. Veniamo da lì. Per cui se non c'è più la nostra matrice non ci siamo più noi, che siamo un prodotto del mare oltre che dell'anima». Ne è convinto, tanto che sottolinea come l'80% delle sue canzoni «parlano del mare: da "Come è profondo il mare" a "Stella di mare", a "L'uomo che viene dal mare". Nel mio nuovo album che sarà pronto a febbraio-marzo 2006 - aggiunge - credo che ci sarà una canzone dedicata al mare: non è che la penso, mi viene proprio da sola una canzone sul mare». Così vorrebbe evitare il rischio che ci si accorga del mare e della sua importanza solo «ogni tanto. L'uomo abituato a vivere il mare tutti i giorni - dice - non ha questo concetto di bene esclusivo, non ha un atteggiamento di protezione nei confronti del mare, ma bisogna aver sempre chiaro che siamo finiti se il mare non risponde più a quello che gli chiediamo».

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