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di MARIDA CATERINI QUALORA il pubblico italiano lo volesse, Paolo Bonolis dal prossimo ...

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Con la medesima formula usata dall'interessato nell'accomiatarsi dalla platea televisiva, riferiamo che il conduttore di «Affari tuoi» è da ieri, martedì 17 maggio, ufficialmente patrimonio Mediaset. E finalmente è lui stesso che parla e spiega la sua scelta. «Sono soddisfatto di poter annunciare il raggiungimento di un accordo importante con Mediaset che è economicamente lontano dalle cifre iperboliche diffuse nei giorni scorsi. Desidero anche affermare che sono rimasto perplesso dinanzi alla pressione dei mass media nei riguardi di una mia personale scelta di lavoro e di vita» ha commentato l'oramai ex conduttore di «Affari tuoi». Che continua: «L'aumentare delle pressioni negli ultimi giorni ha convinto me e Mediaset ad accelerare i termini di un accordo che è stabilito sotto molti aspetti ed è in fieri sotto altri». Dopo aver precisato che non si tratta di 45 milioni di euro ma «solo» di circa 24 dilazionati in tre anni, Bonolis riconosce l'importanza dell'esperienza fatta in Rai, dice che presterà fede agli impegni contrattuali fino all'ultimo giorno, ma ribadisce che la sua scelta di trasferirsi è stata dettata dalla consapevolezza che a Mediaset sarà più facile realizzare alcuni progetti a lui cari. E tra questi annovera un programma di seconda serata di taglio giornalistico, e la creazione di una serie di laboratori autorali per mettere a punto esperienze non solo televisive ma anche multimediali. Su questo aspetto in particolare si è soffermato anche Piersilvio Berlusconi che ha curato fin dall'inizio le trattative con Bonolis e che ha annunciato la realizzazione di una vera e propria officina delle idee, progetto che va al di là della singola trasmissione. Immediata la risposta del direttore di Raiuno. Fabrizio Del Noce che «sebbene sia dispiaciuto di aver perso un professionista al quale pure avevamo offerto grandi possibilità professionali», si dice convinto che la Rai saprà reagire come ha già fatto tante volte in passato. E sul prossimo conduttore di «Affari tuoi» ammette di avere già delle ipotesi su cui sta lavorando ma non esclude neppure che anche qualche personaggio Mediaset possa cambiare aria e magari traslocare in Rai. Intanto ieri si era saputo da alcuni ambienti di viale Mazzini, che l'ultima offerta fatta a Bonolis dalla Rai era salita a sette milioni di euro contro gli otto attuali accettati da Mediaset. Dinanzi all'«esigua» differenza di cifre sbotta il consigliere Alberoni che solo sabato scorso aveva invitato la Rai a fare, nei limiti del possibile tutto quanto poteva per non far andare via Bonolis. «Per me è una sconfitta personale - dice Alberoni - la Rai, dove Bonolis sarebbe stato l'unico a fare un certo tipo di intrattenimento, aveva anche aumentato la cifra ad otto milioni, ma non poteva certo competere con Mediaset dove, adesso se ne renderà conto, tanti fanno le stesse cose di Bonolis». Sempre ieri, il consiglio di amministrazione di viale Mazzini riunitosi nel pomeriggio, forse per l'ultima volta nella tradizionale formula, prima che fosse reso noto il comunicato che sanciva il definitivo passaggio di Bonolis a Mediaset, aveva affrontato l'argomento della perdita del conduttore. Il consigliere Rumi, infatti, ancora una volta aveva ribadito che «Affari tuoi» resta saldamente nelle mani della Rai. E Chiambretti che era stato indicato dal consigliere Veneziani come probabile conduttore di «Affari tuoi», declina l'invito e commenta sarcastico: «Il pacco la Rai me lo ha già fatto due anni fa mandandomi via, ho un contratto con La7 ed intendo rispettarlo». Intanto ieri nei corridoi di viale Mazzini, si raccontava come, Bonolis appena giunto, due anni fa, aveva rifiutato la gestione di «Affari tuoi», un format nel quale non credeva. Ci sono voluti più di tre mesi a convincerlo a tentare la grande avventura che per lui si identificava soltanto con «Domenica in». Sappiamo tutti come è finita: Bonolis non è riuscito a s

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