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di DINA D'ISA ARRIVA, puntuale - domani nei cinema - la coppia Boldi-De ...

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Soprattutto per volere del produttore, il duo comico ha deciso di svecchiare la solita formula per tornare alla classica commedia all'italiana, romantica e priva di volgarità. Finiti i viaggi in America, Egitto e India, stavolta il Natale di casa Parenti si festeggia sulla neve, a Gstaad, in Svizzera, nel noto hotel Palace, già set de «La pantera rosa» e teatro del tormentato idillio tra la Bardot e Gunter Sachs. Qui, si svolgono i tre episodi che, per la prima volta, vedono la coppia comica misurarsi in storie separate. Nel primo episodio, sono protagonisti De Sica e la Ferilli, unica grande assente alla conferenza capitolina, ieri all'hotel St. Regis: dove erano, invece, presenti la Seredova, Tosca D'Aquino, Boldi con De Sica, la Capotondi, Danny De Vito, la Sconsolata Annamaria Barbera, Ronn Moss. E Tony Renis, talent scout della giovanissima cantante del film, la quindicenne Renee Olstead, prossima star a Sanremo. Ed ecco che emerge un ruolo nuovo per la donna delle commedie made in Italy: non più solo bella e ornamentale, ma reale, indipendente, infedele e fragile. «È da ventitrè anni che non manco all'appuntamento con il film natalizio - ha detto De Laurentiis, che è anche presidente del Napoli - Il Calcio è come il cinema: in ogni caso, bisogna fare centro e noi vogliamo vincere la sfida. Temo tutti i concorrenti, perché il cinema è una scommessa. Danny De Vito vorrebbe ora dirigere il remake americano di "Christmas in love", riunendo i tre episodi in un unico film, con De Niro e Hugh Grant». Per De Sica, che oltre a tornare in teatro e poi in tv con la fiction dello Zio d'America 2, uscirà a marzo con un musical da lui diretto e interpretato, «lavorare con la Ferilli è stata un'autentica sorpresa: è l'attrice con la quale mi sento in assoluto più a mio agio e continueremo a recitare insieme. Sono felice di avere alle spalle una galleria di personaggi negativi: era un modo di prendere in giro i prepotenti e i maschilisti. Ma in questo film si sentirà solo una parolaccia». Boldi, che sarà presto in tv con «Un ciclone in famiglia», è d'accordo con De Sica: «Io vengo dal cabaret, le mie sono vere e proprie gag. Ho debuttato al cinema nel duo con De Sica e tutti ci criticavano. Ancora adesso ai nostri film affibbiano la brutta etichetta di "panettone" ma, alla fine, il pubblico di intere famiglie ci ha dato ragione». Anche per la Barbera, il bello di Beautiful è stato una vera scoperta: «Ron, all'inizio era molto vanitoso con me, mi ripeteva che veniva dalla scuola americana, ma io gli ho detto che stavamo in Italia e che volevo da lui più energia. Da allora, siamo diventati inseparabili, ma non lo facciamo vedere, per non dare "alito" ai pettegolezzi».

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