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Parigi, 3 luglio 1971.

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La sera prima la rockstar si era recata in un locale non meglio identificato. Uno dei suoi preferiti era tuttavia il "Rock 'n' roll circus", dove amava intrattenersi in compagnia di Rory Flynn, figlia dell'attore Erroll, e di altri adepti di una setta satanica che si distinguevano per il tatuaggio di una croce nera su un polso, lo stessa che sfoggiava l'ideatore della strage di Bel Air, Charles Manson. In quel venerdì notte Morrison potrebbe essere stato sottoposto a un rito di iniziazione. Poi tornò a casa, si sentì male ma rifiutò l'intervento medico, finchè la Courson, a suo dire, non lo rinvenne morto. Il medico legale parlò di un "arresto cardiaco", ma non dispose alcuna autopsia. Pamela si contraddisse più volte nell'interrogatorio alla polizia, e gli amici da lei chiamati nei momenti fatali (tra cui la regista Agnes Varda) smentirono di aver mai visto la salma del cantante. Né la vide il manager dei Doors, Bill Siddons, arrivato da Los Angeles quando la bara era già chiusa. Per qualcuno, nella tomba al cimitero del Pere Lachaise non vi sarebbe il corpo di Morrison, ma solo pietre. Jim aveva manifestato il desiderio di "sparire". Aveva scelto il volontario esilio parigino perchè in America lo attendeva un processo d'appello per atti osceni durante uno show. In primo grado era stato condannato a otto mesi di lavori forzati.

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