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Dal passato al futuro un proiettile senza tempo

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Gaetano Savatteri firma un giallo all'italiana sull'odio antico tra due famiglie siciliane

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Ma non è come tutti gli altri suoi pari: lui, nel mondo dei bibliotecari, ha acquisito il compito più ruvido e spigoloso: recuperare i volumi prestati a illustri professori e stimati cattedratici in odore di morte. Un lavoraccio andare in casa di questi lodati esponenti del mondo della cultura colpiti da mali terribili, che però gli ha fatto sviluppare doti in lui già innate: tatto, tempismo, ma soprattutto una tenacia senza pari per impedire che preziosi volumi finiscano nel «buco nero» di infinite contese sulle eredità. E saranno proprio queste doti a guidarlo quando, inaspettatamente, si troverà di fronte ai pezzi di una vicenda sparsi attorno alla morte di una ragazza dimenticata negli archivi del Palazzo di Giustizia di Palermo. L'autore del libro, Gaetano Savatteri, è un giornalista (da anni lavora per il Tg5) e si vede dal suo modo di costruire la vicenda. Con lo spirito minuzioso del cronista raccoglie scritti, testimonianze, lettere e fonogrammi della questura facendo lentamente diradare la nebbia attorno al mistero. Così dai giorni nostri si viaggia al fatidico settembre del 1985 quando dal traghetto da Palermo a Napoli scompare una ragazza lasciando dietro di se solo uno zainetto e una scarpa da tennis. Ma gli occhi dell'investigatore dilettante torneranno ancora più indietro al Settecento e all'Ottocento, perché quella pallottola che ha ferito nella Sicilia del 1943 il russo Andrej Vishinkij, fidato collaboratore di Stalin, e che alla fine ha finito per colpire la ragazza sul traghetto nell'85 è stata sparata da molto, molto lontano. Il libro è un giallo, ma vuole essere anche altro: descrive una Sicilia disordinata e rumorosa dove le persone si incontrano e si scontrano come se fossero guidate sempre da forze superiori che scelgono l'isola per misurare il loro potere. Leonardo Lo Nardo, colto siciliano che vive a Palermo senza amarla, tra una bottiglia di vino ghiacciato e una lite con la moglie, scoprirà l'odio antico tra due famiglie. Un odio che si è acceso proprio nella cittadina dove lui stesso è nato: Giallonardo, e questo lo farà insistere con rinnovata tenacia per trovare una soluzione al mistero. Una ricerca che lo porterà a conoscere luoghi inaspettatamente strani e persone ancor più singolari. Un grande affresco solidamente costruito sulla struttura di quel giallo psicologico in cui gli italiani sono maestri. Gaetano Savatteri «La ferita di Vishinskij» Sellerio, 297 pagine 11 euro

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