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Attenti al governo dei custodi

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Questo è ciò che pensa lo storico Nicola Tranfaglia, che ha svolto studi e pubblicato sul nazionalsocialismo e sul fascismo in Italia, sulla stampa e l'opinione pubblica. Tranfaglia, come è possibile organizzare le istituzioni politiche in modo da impedire che i governanti cattivi o incompetenti provochino danni? «Credo che in un sistema maggioritario sia necessario giungere ad una profonda riforma degli istituti della politica parlamentare ed istituire uno statuto della minoranza che possa evitare la tirrannia della maggioranza. Altrimenti, il pericolo di una tirannia della maggioranza diventa serio se chi guida il Governo finisce per non rispettare le regole fondamentali stabilite dalla Costituzione. In questo modo si profila un rischi per la democrazia». Lei intravede il rischio del cosiddetto "Governo dei custodi" evocato dallo stesso Platone nella "Repubblica"? «Sì, in questo momento intravedo questo rischio purtroppo». Pensa che il modello da seguire sia quello prefigurato da Karl Popper ne "La società aperta e i suoi nemici»? «Popper ed altri scrittori come Alexis de Toqueville hanno intravisto i pericoli della tirannia della maggioranza e il loro riferimento a delle forme di liberaldemocrazia avanzate, come in Italia non ci sono mai state, sono positivi e rappresentano un esempio. Questi modelli di democrazia avanzata si sono affermati in altri paesi europei e negli Stati Uniti d'America. Io penso che gli esempi che ho citato possano essere una remora, un limite all'esercizio tirannico della maggioranza».

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