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L'addio degli inglesi al «re di Carnaby Street»

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Protagonista assoluto della moda in Gran Bretagna, Stephen ha svolto un ruolo cruciale nel rinnovare l'abbigliamento maschile: è stato il primo a creare uno stile di massa che fosse trasgressivo, strizzando l'occhio anche alle comunità gay. Ma prima ancora che stilista in proprio, John Stephen è stato un «commerciante di vestiti», attività di cui andava orgogliosissimo, importando abiti dalla Francia e dall'Italia, che contribuirono 40 anni fa a svecchiare il classico stile maschile dell'uomo «british». Stephen sbarcò agli inizi degli anni Sessanta in Carnaby Street, la strada che all'epoca divenne la capitale dello shopping europeo e al tempo stesso la fucina delle nuove tendenze e mode. Accanto a negozi che proponevano abiti maschili tradizionali, Stephen ne propose altri in cui si offriva il casual ma soprattutto si osava ciò che fino ad allora era considerato «proibito»: il jeans da indossare anche in città e sul posto di lavoro, colori e tessuti che richiamavano le uniformi militari, il pullover da indossare sotto la giacca.

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