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Il fratellino nato morto di Vincent van Gogh

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Nel biglietto, di suo pugno dell'agosto del 1877 e indirizzato al mercante d'arte de La Haya, Van Gogh, all'epoca ventiquattrenne, manifestava il suo cordoglio per la morte della figlia dell'amico. Dopo tre anni di ricerche, gli specialisti hanno confermato che l'autografo, proveniente da una collezione privata, è autentico. Nel 1877 Van Gogh viveva ad Amsterdam con suo padre. Nel documento sconosciuto Vincent faceva riferimento a un fratello morto prematuramente. La citazione del fratello, scomparso un anno prima della nascita del pittore e anche lui chiamato sempre Vincent, era un particolare pressochè sconosciuto dagli esperti ed indica che l'artista non avrebbe mai sofferto nessun complesso di colpa per questo evento. Un biglietto inviato a Theo Van Gogh menzionato nel documento di condoglianze rafforza l'autenticità della carta inedita.

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