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di GIULIA CERASOLI Dopo giorni e giorni di accuse, invettive e carte bollate, stasera ...

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Come Coppi e Bartali, Bonolis e Ricci si sfideranno, per la prima volta in diretta entrambi, l'un contro l'altro armati, con una schiera di consigliori accanto che sveleranno passo passo le mosse dell'altro, nella speranza di atterrare l'avversario, prendendolo in contropiede. E si tratterà del primo referendum catodico della storia della Tv. Non s'era mai vista infatti una battaglia dai toni così esacerbati, ma se non fosse tale sarebbe facile pensare ad una combine fra vecchi amici. Entrambi promettono rivelazioni strabilianti sul loro nemico numero uno e i telespettatori non potranno che scegliere se stare con uno o con l'altro. Nemmeno si trattasse di Berlusconi e Prodi. Le previsioni parlano di un 75% di ascolto in due, (con l'80% eguaglierebbero i funerali di Lady D), ma sarà interessante scoprire quanti, in questo referendum, avranno scelto l'astensione. I due eserciti, fino all'ora dello scontro, si scruteranno sospettosi, gli interessi in campo sono altissimi, dall'una e dall'altra parte. La Rai vuole dimostrare che nello scontro frontale, a vincere è solo lei, ma spera che la vicenda finisca presto, perché teme il danno di immagine. A Mediaset il fatto che quella Rai definita «asservita a Berlusconi», dopo 16 anni abbia battuto il dogma-Striscia, brucia più di ogni altro smacco. E la rivincita record di questi giorni infiamma gli animi. Ma chi si odia davvero sono i due Coppi e Bartali del piccolo schermo, una volta amici e collaboratori e ora sfidanti decisi a tutto pur di annientare l'altro, fino all'ultimo spettatore.

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