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Un maestro della scienza del Diritto

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Il padre Luigi era uno dei più noti chirurghi della città. Al Liceo Massimo D'Azeglio conosce Vittorio Foa, Leone Ginzburg, Cesare Pavese. All'Università diventa amico di Alessandro Galante Garrone. Si laurea in legge e filosofia. Dopo aver studiato Filosofia del Diritto, insegna questa materia a Camerino (1935-38), a Siena (1938-40), e a Padova (1940-48). Il suo peregrinare per l'Italia lo porta a frequentare vari gruppi di antifascisti. Collabora anche con il gruppo torinese di Giustizia e Libertà, con Foa, Leone e Natalia Ginzburg, Franco Antonicelli, Massimo Mila. Nel '42 aderisce al partito d'azione. Viene arrestato nel 1943. Nel dopoguerra insegna Filosofia del Diritto all'Università di Torino (1948-72) e Filosofia della politica, ancora a Torino, dal 1972 al 1979. Dal 1979 è professore emerito dell'Università di Torino. Una storia, quella di Bobbio, caratterizzata dalla scelta di non essere protagonista della vita politica attiva anche se è sempre stato presente e partecipe, diventandone un punto di riferimento, del dibattito intellettuale e politico degli ultimi trenta anni. Nel 1966 sostiene il processo di unificazione fra socialisti e socialdemocratici. Nel luglio del 1984 Pertini lo nomina senatore a vita. È stato a lungo direttore della Rivista di Filosofia insieme a Nicola Abbagnano. Il suo testamento filosofico e politico è contenuto nella sua vasta produzione intellettuale classificata dal Centro Studi Pietro Gobetti di Torino in circa 5000 titoli tra volumi, saggi, lezioni, articoli, recensioni e interviste. Il volume più significativo soprattutto per i suoi risvolti politici è considerato «Destra e Sinistr» (1994).

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