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Al Bano il più deluso Reitano: «Meglio così»

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Il più arrabbiato, il manager di Paolo Belli, nei giorni scorsi in predicato di partecipare al festival 2004 con gli Earth, Wind and Fire, che parla di «garanzie non mantenute». Festeggia invece Marco Masini, definendosi «un debuttante tra i debuttanti». «È stata premiata la musica alternativa», commenta soddisfatto Omar Pedrini, già nei Timoria, che si vede in buona compagnia con Pacifico, Neffa e Mario Venuti. «È un cast - sottolinea Pedrini - che punta a catturare anche il pubblico più giovane». Chi si sarebbe sentito poco a proprio agio è Mino Reitano, tra i papabili ospiti della vigilia, che giudica comunque coraggiosa la selezione operata da Renis e annuncia che interverrà probabilmente, come Albano, alla serata-revival del venerdì sera: fra i nomi che hanno fatto grande la musica italiana, e quindi Sanremo, ci potrebbe essere anche Amedeo Minghi, altro bocciato, per il quale si era parlato di un duetto con Dionne Warwick. Fra i testi non ammessi, quello sulla pedofilia scritto da don Ferdinando Di Noto e da Salvatore Cugno, che sarebbe stato affidato a Valentina Di Rosa e Ketty Giansiracusa, disabile. «Volevano andare a Sanremo, oltre le barriere e i pregiudizi», dice oggi il sacerdote. «Ma questo non è stato possibile per complessi motivi che in questo momento non osiamo pensare». E il Codacons boccia senza mezzi termini il cast («Mai il festival è stato come questo privo di nomi di spicco») e si prepara a chiedere l'annullamento delle selezioni, «per l'impossibilità per la commissione artistica diretta da Tony Renis di aver potuto ascoltare tutti i pezzi pervenuti».

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